Montella: “Berlusconi fiero Tanti giovani sua intuizione”

Lui assicura di averle già dimenticate. I suoi giocatori chissà. Le due vittorie da cui è reduce il Milan hanno avuto l’effetto, logico e piacevole, di galvanizzare un ambiente dubbioso sulle reali potenzialità di questa squadra. Ora, però, occorre evitare di farsi prendere dai facili entusiasmi. La trasferta di Firenze è un ostacolo troppo delicato per pensare che il peggio sia davvero alle spalle. Infatti Montella avvisa con chiarezza: “Rispetto alle ultime due partite questa è una gara più difficile, anche perché loro vengono da stagioni importanti. Per noi la cosa fondamentale è vedere la continuità con cui stiamo crescendo”.

l’italmilan — Continuità sarà la parola chiave evidentemente delle prossime settimane, forse dei prossimi mesi. Quella che il Milan non è mai riuscito ad avere negli scorsi campionati. Un cammino sempre a singhiozzo che alla fine ha vanificato gli obiettivi.” Io comunque sono sempre ottimista nel portare avanti le mie convinzioni – dice Montella -, e poi è qualcosa che serve anche ai giocatori. Io ero, sono e sarò sempre ottimista”. Magari osservando la crescita del Milan giovane, e in parte anche italiano, che aveva in mente Berlusconi. “Immagino che la società sia molto fiera perché ha portato tanti giovani dal settore giovanile in prima squadra, e di conseguenza un tecnico e contento perché ha una bella base su cui lavorare. Berlusconi aveva in testa una squadra del tutto italiana, è contento per quanto aveva intuito e per come stanno andando le cose”.

il ritorno a firenze — Per Montella ovviamente non sarà una partita come le altre, così come non lo è mai quando fa ritorno a Firenze. “Il divorzio dal club viola mi è spiaciuto moltissimo perché penso di essere stato molto corretto con la società, capendo quali erano le potenzialità di strategia e di investimento, e chiedendo quindi di essere liberato. Poi è finita come è finita, ma io sono stato molto corretto e sincero. Sentivo che era finito un ciclo. Non mi sentivo in condizioni di proseguire. Col pubblico comunque c’è un rapporto splendido, ed è stata la mia esperienza migliore come allenatore”.

pochi cambiamenti — Una partita dal sapore speciale, per il tecnico rossonero quindi, ma la testa è ben concentrata e proiettata su quello che dovranno fare i suoi ragazzi di adesso. “Potremo anche incontrare avversari più forti tecnicamente, ma non dovremo mai essere inferiori come atteggiamento e come approccio. In questo non possiamo sbagliare, non abbiamo crediti”. Poi fa un grande complimento al suo attacco quando gli viene chiesto se il tridente attuale sarebbe un reparto potenzialmente da Champions. “Per caratteristiche sono complementari, e anche l’età è giusta. Penso di sì”. Chiusura sulla formazione, che dovrebbe essere quella della vittoria contro la Lazio. “Se sceglierò gli stessi undici non significa che quella sarà la squadra definitiva. Non posso portare avanti solo un blocco titolare, perché poi ti perdi gli altri”.
I convocatiPortieri: Donnarumma, Gabriel, Guarnone. Difensori: Abate, Antonelli, Calabria, De Sciglio, Ely, Gomez, Paletta, Romagnoli, Vangioni. Centrocampisti: Bonaventura, Honda, Kucka, Locatelli, Montolivo, Pasalic, Poli, Sosa. Attaccanti: Bacca, Lapadula, Luiz Adriano, Niang, Suso.

 Marco Pasotto 

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