Mondiali, tutti vogliono Moukoko della Germania

C’è una coincidenza che non può passare inosservata. Youssoufa Moukoko, straordinario talento della Germania, compirà 18 anni proprio domenica, il giorno in cui inizia il Mondiale. Una data da cerchiare in rosso e che si aggiunge alle altre che hanno contrassegnato la sua giovane, ma già incredibile carriera: è un simbolo della Nike da quando aveva 15 anni, macchina da gol nelle giovanili ed oggi fenomeno social da 900.000 follower, con un profilo però molto sobrio, tutto calcio e zero gossip. A proposito di numeri: il suo contratto scade nel 2023, pretende circa 7 milioni per firmare il prossimo, con il Borussia che per cederlo a gennaio è convinto di incassare 30 milioni. Lo seguono Real, Barcellona, Bayern e le big della Premier.

Parata di ‘stelline’

Insomma, siamo davanti ad un baby prodigio che, in nazionale, gioca con un’altra stellina: Jamal Musiala, centrocampista del Bayern, valutato oltre 100 milioni. In passato ci ha provato la Juventus, ma il suo costo era già proibitivo per uno sbarco in Italia. Musiala, poi, ha le idee già molto chiare: punta a vincere presto il Pallone d’Oro. Nella formazione degli Under 20 più interessanti del Mondiale spicca un altro 2003: Jude Bellingham. L’inglese del Borussia Dortmund è uno storico pallino delle società della Premier, con il City in primissima fila per acquisire il suo cartellino già durante la finestra di riparazione. Con i gialloneri c’è un altro talento: Giovanni Reyna è la stella nascente degli Stati Uniti, compagno di squadra di Moukoko e storico obiettivo del Real Madrid. Gioca a tutto campo, come centrocampista e ala offensiva. È lo statunitense più giovane a siglare un assist in Champions, oggi le sue corteggiatrici devono offrire ai tedeschi almeno 40 milioni, con bonus. Anche Musah è un classe 2002 e gioca con la selezione a stelle e strisce. Nato da genitori di origini ghanese, ha un passato in Italia nel settore giovanile del Giorgione. Le sue ottime prestazioni con la maglia del Valencia non sono passate inosservate e per questo motivo al Mondiale verrà seguito da molto vicino da osservatori di tutte le grandi d’Europa.

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Piccole ‘Furie Rosse’

Amici, compagni dello spogliatoio e in Nazionale: Gavi e Pedri sono sicuramente due tra i calciatori più interessanti della kermesse in Qatar. Grazie al fiuto e alla sensibilità di Luis Enrique si sono affermati in breve tempo bruciando tutte le tappe. Il primo a 17 anni guidava già il centrocampo delle Furie Rosse; Pedri in poco tempo è diventato uno dei giocatori più costosi con una clausola da 1 miliardo.

L’emozione di Zalewski

Ha dimostrato di avere coraggio e determinazione con i baby talenti anche la Nazionale allenata da Michniewicz. E tra i più emozionati c’è certamente il romanista Nicola Zalewski. Per l’esterno giallorosso il primo mondiale con la Polonia assume un doppio significato, sportivo e sentimentale visto il profondo legame con il papà Christopher che poco più di un anno fa è venuto a mancare. È molto duttile anche Luka Sucic, centrocampista classe 2002, paragonato a Milinkovic, ma definito in Patria il nuovo Modric. In Italia è molto apprezzato da Lazio, Juve e Milan, ma il Liverpool potrebbe sbaragliare presto la concorrenza con un’offerta importante. E Gvardiol? Il giovane difensore è ormai un veterano, è conteso dalle big della Premier e ha una clausola da 50 milioni. Infine Eduardo Camavinga, talento della Francia che il Real Madrid si tiene quindi molto stretto.

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