KATHMANDU – Numerose organizzazioni nepalesi hanno firmato una lettera aperta al presidente della Fifa, Gianni Infantino, chiedendo risarcimenti per i lavoratori nepalesi impegnati nella costruzione degli stadi in Qatar e non pagati, così come le famiglie degli operai morti nei cantieri. Secondo quanto riportato dal The Himalayan Times, il messaggio è stato stampato su cartelloni affissi in tutta Kathmandu, compreso l’aeroporto internazionale di Tribhuvani. Si sottolinea come i lavoratori nepalesi (circa 400.000 persone nella costruzione delle infrastrutture necessarie per ospitare la Coppa del Mondo 2022) rientrati in patria non possano accedere a un fondo di compensazione istituito dal Qatar nel 2018 per rimborsare i salari non pagati, e come le famiglie delle vittime del lavoro non possano ricevere un risarcimento se la causa della morte del loro parente non viene accertata .“C’è un enorme pericolo che quando verrà fischiato il fischio finale della Coppa del Mondo, il sacrificio di così tanti lavoratori migranti venga dimenticato e le loro richieste di giustizia e risarcimento ignorate. Se la Fifa vuole mostrare rispetto verso le persone che hanno reso possibile questo torneo, Gianni Infantino dovrebbe garantire che i lavoratori e le loro famiglie siano ricompensati. Le loro richieste non devono più essere respinte”, ha affermato Nirajan Thapaliya, direttore di AI Nepal.