Molise, insulti razzisti a un giocatore: la squadra abbandona la partita

È successo in provincia di Campobasso durante Sant’Angelo Limosano-Lokomotiv Riccia: un giovane senegalese della formazione ospite è stato apostrofato da un avversario e i compagni sono rientrati negli spogliatoi

Dalla Serie A alle categorie minori cambia poco. Praticamente nulla, purtroppo, quando vanno in scena tristissimi episodi a sfondo razzista. Stavolta siamo in provincia di Campobasso, dove un giovane centrocampista di origini senegalesi dell’Asd Lokomotiv Riccia ieri è stato vittima di razzismo nel corso della gara contro i padroni di casa del Sant’Angelo Limosano, sfida valida per la 21a giornata di Prima categoria (girone B). E la reazione è stata perentoria: la squadra ha abbandonato il terreno di gioco.

Condanna

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“La società calcistica ASD Lokomotiv Riccia rende noto che, durante l’incontro di calcio contro il Sant’Angelo Limosano, è accaduto un episodio gravissimo – scrive il club in una nota –. Un nostro tesserato è stato più volte pesantemente offeso con frasi razziste da un giocatore della squadra avversaria. Episodi del genere non devono mai accadere, non bisogna giustificare e tantomeno minimizzare. La società e tutti i calciatori condannano, senza scusante alcuna, ogni forma di razzismo. Abbracciamo calorosamente il nostro tesserato sperando che episodi del genere non si verifichino più». Mercoledì il giudice sportivo si pronuncerà sull’accaduto sulla base del riferimento dell’arbitro. A condannare l’accaduto anche il sindaco e l’amministrazione comunale di Riccia: «Solidarietà all’ASD Lokomotiv Riccia per il gravissimo episodio di razzismo accaduto. Bene ha fatto la squadra a interrompere la partita come segno di condanna contro ogni forma di razzismo”.

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