“Modulo, rosa, le difficoltà” Il casting di Pioli andò così…

29 novembre 2016 – Milano

Tante domande. Dal modulo alle difficoltà ambientali, passando agli obiettivi per finire allo spirito di squadra. A rileggere le dichiarazioni di Bruno Satin fu casting vero quello al quale Suning sottopose nei primi giorni di novembre Stefano Pioli prima di scegliere proprio lui come erede di Frank de Boer. Satin è il procuratore del tecnico dell’Inter e, questo pomeriggio, ai microfoni di SkySport ha raccontato come andò quel pomeriggio quando Pioli, i dirigenti dell’Inter e gli uomini di Suning si sedettero intorno allo stesso tavolo in un ufficio nel centro di Milano.

tutti presenti — Domande sul modulo, sul valore dell’organico dell’Inter e un commento sulle difficoltà della squadra. “C’erano tutte le parti del club – racconta Satin – sia la proprietà cinese, con i suoi consiglieri, sia la parte di Thohir, Williamson e i dirigenti italiani Gardini, Ausilio e Zanetti. Credo che hanno fatto una shortlist dalla quale hanno voluto incontrare tutti i candidati”.

riportare squadra al top — Tante le “tante domande” fatte a Pioli durante l’incontro “hanno chiesto come voleva giocare, cosa pensasse della squadra e perché non giocava bene. Il modulo su cui lavorare, le motivazioni, lo spirito di gruppo. Pioli è uno serio, non vende fumo. È sempre stato molto sereno e sicuro di se stesso, ha sempre pensato di portare la squadra al top”.

 Gasport 

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