Modulo, occasioni e volontà: Eriksen, mesi decisivi per conquistare l’Inter

Il danese non vuole più stare in panchina e pensa a giocarsi le sue carte. Ma dovrà meritarsi la fiducia di Conte

“Spero di non dovermi sedere in panchina tutto l’autunno”. Lecito, comprensibile. Non può stupire il fatto che un giocatore del calibro di Christian Eriksen ambisca a una stabile maglia da titolare. Dalle parole del danese, pronunciate dal ritiro della sua nazionale, emerge però una decisa preoccupazione. Come se stare in panchina non fosse transitorio, ma sempre più nell’ordine delle cose. “Non è mia intenzione. Né spero che sia nelle intenzioni del club o dell’allenatore”, ha detto Eriksen. Timore chiaro ed evidente che questa situazione possa durare ancora.

Nuova situazione

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Da quanto è sbarcato all’Inter, il nome di Christian Eriksen è spesso stato associato alla parola “tempo”. Necessario per ambientarsi nel calcio italiano e per abituarsi ai metodi di Antonio Conte, in allenamento e in partita. Christian non è ancora riuscito a ritagliarsi il suo spazio in questo nuovo mondo, al punto da trovarsi “in un punto in cui forse non ero mai stato prima in una squadra di club”. Ma il tempo ora inizia a passare e non si vedono segnali di svolta. Durante il lockdown Conte ha studiato nuovi schemi per inserire Eriksen nel suo ruolo naturale, da trequartista dietro le punte. Alla ripresa del calcio a giugno la nuova formula è stata testata sul campo senza grandi risultati, tanto che nelle fasi calde di Europa League si è tornati al più abbottonato 3-5-2. Per Christian solo spezzoni, come in questo inizio di stagione. Nonostante la volontà dichiarata di Conte di proporre un calcio più offensivo e spregiudicato: il trequartista è una soluzione fissa, ma nonostante questo il danese continua a partire indietro. E ora?

Il tempo passa

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Il tempo passa. Non è scaduto, ma il mercato di gennaio potrebbe essere il momento giusto per fare valutazioni. A inizio 2021 Christian festeggerà un anno con la maglia nerazzurra e la parola “tempo” non potrà più essere un parametro per valutare le sue prestazioni. In questi mesi Eriksen si gioca tanto. Le occasioni non mancheranno, senza dimenticare che le positività al Covid di Gagliardini e Nainggolan renderanno più corta la coperta a centrocampo. In questa anomala situazione l’ex Tottenham diventa il primo cambio del centrocampo e un’opzione più credibile come trequartista: ci saranno chance per dimostrare di poter essere utile alla causa, anche considerando i numerosi impegni.

Altra chance

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“Ci saranno molte partite da giocare, sono sicuro che avrò i miei minuti”. Fuori dubbio, anche se l’impressione è che Conte lo utilizzerà meno di quello che il danese si aspetta. Dopo la sosta per le nazionali ci sarà un’altra importante occasione per Eriksen, le cui parole possono essere lette come nuovo punto di partenza o forma di rassegnazione. Il campo, nelle prossime settimane, darà la sua risposta. Anche in vista del mercato di gennaio.

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