Mistero Maignan: il Milan pensa a un altro portiere

Solamente gli esami clinici stabiliranno con certezza i tempi di recupero di Mike Maignan, ma le sensazioni che provengono dall’ambiente rossonero non sono positive. Il recupero non sta procedendo per il verso giusto, Maignan è ancora alle prese con un problema al polpaccio e non solo rischia di saltare le prime due giornate di campionato contro Salernitana e Roma, ma addirittura potrebbe non giocare l’impegno più importante di gennaio contro l’Inter. La sfida del Milan è cercare di rimettere in sesto Maignan per la Supercoppa italiana in programma il prossimo 18 gennaio a Riyad, appuntamento fondamentale perché si assegnerà il primo trofeo del 2023 e il derby è sempre sentitissimo tra le due squadre. L’eventuale assenza del portiere francese sarebbe un problema per Stefano Pioli, specialmente perché Maignan è un leader tecnico, affidabile tra pali e nell’impostazione del gioco. Uomo fondamentale nello spogliatoio e in campo per dettare indicazioni ai compagni e correggere difetti della squadra. Il momento per Maignan non è facile, manca da una gara ufficiale da oltre tre mesi e rischia di stare fermo per altro tempo.

Il Milan torna a fare sul serio

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Il Milan torna a fare sul serio

Assenza che fa male

Il Milan in queste ore sottoporrà Maignan ad esami strumentali per capire a fondo cosa stia succedendo al polpaccio, ma le sensazioni non sono buone perché il portiere continua ad allenarsi solamente in palestra senza uscire sul campo e senza usare le palla. Il francese manca dalla sfida al Napoli dello scorso 18 settembre, è stata quella l’ultima partita giocata con il Milan, poi l’infortunio con la nazionale tre giorni dopo, successivamente continui intoppi hanno frenato il suo rientro. 

Maignan, un nuovo problema spaventa il Milan

Sfogliare la margherita

Il Milan è di fronte a un bivio, dare fiducia a Tatarusanu per le prossime partite di gennaio, oppure andare a prendere un portiere. L’idea Marco Sportiello resta una delle principali, ma servirebbe acquistarlo dall’Atalanta. Non sarebbe più un affare a parametro zero perché il contratto del 30enne di Desio scadrebbe al 30 giugno. È riemersa anche l’ipotesi Alessio Cragno, che sta giocando poco con il Monza. In questo caso bisognerebbe interrompere il prestito dal Cagliari ma soprattutto rivedere i termini con il Monza che detiene un obbligo di riscatto in caso di salvezza. Altri portieri attualmente svincolati non sembrano essere pronti per giocare subito, dunque il Milan potrebbe scegliere di fare un investimento su un portiere giovane e possibilmente italiano anche per la questione delle liste in Champions League. In ambienti di mercato circola il nome di Guglielmo Vicario dell’Empoli, ma il presidente Corsi a gennaio non vorrebbe privarsi del 26enne nativo di Udine. Ambito da molti club di serie A per le ottime parate con la maglia della squadra toscana, Vicario potrebbe avere un costo eccessivo per il ruolo di vice Maignan.

Poi c’è Rafa

Dopo l’incontro che ha avvicinato Bennacer al Milan, i rossoneri stanno spingendo anche sul fronte Rafa Leao. Il suo rinnovo è importante come quello dell’algerino ma è sicuramente più complesso per il nodo Sporting Lisbona. I dialoghi tra le parti stanno andando avanti ma un altro summit decisivo si terrà con il nuovo anno. A gennaio l’avvocato Ted Dimvula sarà di nuovo in sede per tentare di trovare la strada migliore per prolungare il contratto di Leao con i rossoneri. 

Milan, dalla Spagna: "Previsto incontro Bennacer-Liverpool"

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