Mister Cardinale, tre scadenze per consolidare il rilancio del Milan

Ventidue giorni. Tanti ne mancano al 4 luglio, quando il Milan si raccoglierà a Milanello per dare il via alla stagione 2022-23, con lo scudetto sul petto. Mentre sono 62 quelli che ci separano dall’inizio del prossimo campionato, che prenderà il via nel weekend del 13-14 agosto, in anticipo rispetto al solito per via del Mondiale autunnale in Qatar.

Può sembrare un po’ ansiogeno – e un tantino effettivamente lo è – mettersi a parlare di raduni e del prossimo torneo quando non si è ancora spenta l’eco di quello che s’è appena concluso… Ma così va la vita e il calcio non può sfuggire alla regola. Per cui, restando al club di via Aldo Rossi, è essenziale che l’agenda dei prossimi giorni sia ben definita e che i vari tasselli del mosaico si incastrino in maniera perfetta per consentire a Stefano Pioli e al suo staff di cominciare il cammino verso la nuova stagione con il piede giusto. Va registrata, a questo proposito, l’intervista rilasciata da Gerry Cardinale al Financial Times, nella quale, tra l’altro l’uomo che ha raccolto il testimone di Elliott ha parlato del colloquio con Paolo Maldini. “Abbiamo trascorso tre ore e mezzo insieme, è stato fantastico…”, ha svelato il patron di RedBird, aggiungendo di considerare l’ex fuoriclasse rossonero, ora direttore tecnico e stratega del capolavoro appena portato a compimento, al centro del club, tanto da considerarne il rinnovo la massima priorità. Ora, proprio in virtù di queste parole e in considerazione dei tempi che cominciano a stringere, riteniamo sia giusto passare dalle parole ai fatti.

E, senza volere dettare l’agenda a nessuno, ci mancherebbe altro, a nostro modesto parere i prossimi passi dovrebbero essere essenzialmente tre: il prolungamento, appunto, del contratto di Maldini e del suo braccio destro Ricky Massara, con lo staff che li ha assistiti in questi anni e che ha riportato il Milan là dove la storia vuole che stia; la definizione del budget di mercato, tenendo presente le priorità di una stagione che vedrà il Milan lottare ancora su tre fronti, ma stavolta con il tricolore sulla maglia e con la legittima ambizione – anzi potremmo dire l’obbligo – di superare almeno la fase a gironi di Champions, che lo vedrà, al momento dei sorteggi, in prima fascia; la strategia complessiva del mercato, che avrà appunto in Maldini e Massara gli uomini incaricati di portare avanti una linea che, sempre a nostro parere, merita di essere proseguita perché s’è rivelata vincente: e cioè valorizzazione di talenti senza fare follie, prolungamento dei contratti ai giovani che sono sbocciati in questi anni e che rappresentano il futuro del club, rispetto e considerazione per i senatori, che con il loro carisma hanno facilitato l’esplosione dei suddetti talenti.

È chiaro che tutto quello che abbiamo brevemente riassunto è molto più facile a dirsi che a farsi. Tuttavia, proprio in un momento in cui il Milan viene preso a modello, anche all’estero, come esempio virtuoso per ottenere soddisfazioni da entrambi i bilanci – quello economico e quello sportivo – sarebbe un clamoroso autogol perdere tempo prezioso o ritenere che il club goda di una specie di rendita di posizione dovuta ai recenti risultati. È proprio quando si vince che bisogna muoversi il più rapidamente possibile, per non dilapidare il vantaggio acquisito (la Juventus e il Milan berlusconiano per anni sono stati maestri in questo tipo di atteggiamento): anche perché chi è stato sconfitto, di sicuro non perderà tempo per organizzare la legittima rivincita. Per cui, caro mister Cardinale: ora tocca a lei. Poi ci sarà tempo per pensare anche allo stadio.

Precedente Lazio, Signori: "Immobile? Sicuramente batterà tutti i miei record" Successivo Abbonamenti Lazio, Lotito sfida i tifosi: “Farò i prezzi della Roma, quanti verranno?”