Mission impossible Lampard: “Voglio l’impresa. Dimostriamo di essere da Chelsea”

Il tecnico dei Blues ha presentato la sfida di ritorno contro il Real Madrid al Bernabeu

Dal nostro corrispondente Davide Chinellato @dchinellato

17 aprile – Londra

La missione impossibile è ufficialmente lanciata. Il Chelsea domani ospita il Real Madrid nel ritorno dei quarti, ripartendo dal 2-0 dell’andata e mettendo tutti i suoi problemi di una stagione negativa in questa sfida impossibile contro i campioni d’Europa, che al Bernabeu mercoledì scorso hanno dato la netta impressione di essere superiori. “La nostra realtà è che siamo undicesimi in Premier e sotto 2-0 in questa sfida – dice Frank Lampard -. Ma sono realtà contro cui stiamo lottando, cercando in ogni modo possibile di dimostrare chi siamo”.

Identità

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Chi è davvero il Chelsea quest’anno sembra non averlo ancora capito. Non lo ha fatto a inizio stagione con Tuchel, poi nei 6 mesi con Potter. Adesso ci prova Lampard, che in tre partite ha rimediato tre sconfitte compresa la sfida d’andata. “Non voglio dare colpe a qualcuno per la situazione in cui siamo, dico solo che questa è la situazione e stiamo lavorando per migliorarla – dice Lampard -. Non è questione di impegno, ma di concentrarsi sul lavoro: uno che richiederebbe tempo, ma che noi stiamo cercando di fare alla svelta ottenendo risultati il più in fretta possibile”. Lampard deve anche misurarsi con la prospettiva del fallimento, l’idea che senza la rimonta impossibile la stagione del Chelsea di fatto finirebbe il 18 aprile, con l’ultimo mese e mezzo di Premier da giocare senza ambizioni. “Faremo di tutto per provare a passare, compreso cercare di coinvolgere i tifosi che possono darci una grossa mano, ma andrà come andrà. Comunque finisca, ogni partita per il Chelsea deve essere un’occasione per provare a vincere, perché a livello individuale, me compreso, e di collettivo vogliamo tutti dimostrare di essere da Chelsea”.

La montagna

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La missione del Chelsea si chiama Real Madrid, la montagna da scalare che è anche la squadra campione in carica, quella che in Champions League si trasforma in una schiacciasassi inarrivabile per quasi tutti. “Per avere il successo che hanno avuto loro serve prima di tutto un grande tecnico – dice Lampard riferendosi a Carlo Ancelotti -: lo conosco molto bene per averci lavorato insieme, merita tutto il riconoscimento possibile per questo momento del Real, e abbiamo visto lo scorso anno, nella loro marcia verso la finale, quanto è stato fondamentale. L’altra cosa che ha il Real è un gruppo di giocatori che gioca a questo livello da anni, il che significa che hanno talento, etica del lavoro, capacità di leadership. Penso sia una grande ricetta per avere successo, a cui si aggiunge il talento individuale di giocatori speciali in grado di decidere una partita in qualsiasi momento”. È questa la missione impossibile contro cui il Chelsea si deve misurare: “Se andiamo avanti non sarà come vincere la Champions – dice Lampard -, ma sarà di sicuro molto, molto speciale”. Così tanto che anche a Londra sono rimasti in pochi a crederci.

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