Mingardi si arrabbia: “L’esonero di Mihajlovic è una mancanza di rispetto”

Il cantautore bolognese commenta il caso Mihajlovic: “Non c’è stata coerenza da parte della società. E poi si allontana Sinisa da uno dei motivi di sopravvivenza”

Andrea Mingardi, come ha preso l’esonero di Sinisa Mihajlovic?

“Male. E male ha fatto il Bologna a esonerarlo perché mi pare una mancanza di rispetto e un gesto non coerente per qualcosa che sapevano già da tempo…”.

Le dispiace soprattutto per?

“Perché non è il momento giusto per allontanare l’uomo da uno dei suoi motivi di sopravvivenza”.

Il momento più bello del Bologna di Mihajlovic?

“Quando sembrava, credo prima del lockdown, che potessimo andare in Europa, quando eravamo a cinque punti dalla zona bella: ecco, quel Bologna, come quello della salvezza, aveva negli occhi la stessa rabbia di Sinisa”.

E quello più toccante di e per Sinisa?

“Quando la squadra è andata sotto la finestra del Sant’Orsola dopo la vittoria a Brescia. Ma anche il pellegrinaggio per lui, mi pare nell’ottobre del 2019: ecco, lì c’era la vera anima del popolo bolognese, quella parte di città spero e penso preponderante che avrebbe continuato con Mihajlovic a costo di arrivare alla salvezza anche all’ultima giornata di campionato”.

“Non lo so: abbiamo comprato 7-8 giocatori che se faranno un bel campionato, beh, fategli una foto perché verranno venduti per fare plusvalenza… Vediamo…”.

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