Milos Krasic, l’uomo voleva essere Nedved. Ma non era Nedved…

Storia e aneddoti del serbo di origini kosovare, arrivato a Torino nel 2010. Una meteora juventina, un grande abbaglio collettivo

Sfoggiava una criniera bionda e fluente, tinteggiata qua e là da qualche vezzoso riflesso di luce più chiara, proprio come Nedved. Aveva occhi stretti, guizzanti e sfuggenti, gli stessi di Nedved. Giocava sulla fascia, ed era da lì che Nedved partiva per le sue scorribande. Aveva una corsa elettrica, che si accendeva in un lampo di magnesio, come i flash delle macchine fotografiche di una volta: era lo scatto di Nedved. Aveva anche un carattere da bisbetico, lo stesso che faceva di Nedved un burbero. Ma c’era un piccolo particolare: non era Nedved.

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