Milinkovic inventa, Immobile e Lazzari segnano. Troppa Lazio per mezza Salernitana

Sarri avanti di due gol già al 10′ con la doppietta di Ciro (che colpisce anche una traversa). Nella ripresa il tris di Lazzari. I granata, falcidiati dal Covid, non oppongono resistenza. Pedro k.o.: si teme uno stiramento

Tutto facile, tutto fin troppo scontato. La Lazio passeggia all’Arechi sui resti della Salernitana, ridotta ai minimi termini da ben 14 assenze, metà delle quali per casi di positività al Covid, le altre per infortuni o squalifiche. Formazione rabberciata per i campani, mentre le assenze della Lazio alla fine sono molte di meno (tre i titolari). Con tali premesse la partita si decide prima ancora di iniziare e infatti la squadra di Sarri ci mette appena dieci minuti per chiuderla.

Uno-due Immobile

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Ci pensa, come di consueto, Immobile a chiudere i giochi in favore della Lazio. Il centravanti al 7’ porta i suoi in vantaggio capitalizzando di sinistro un meraviglioso assist di tacco di Milinkovic. Tre minuti più tardi l’attaccante biancoceleste raddoppia su un passaggio millimetrico di Pedro. Da allora è solo accademia. La formazione ospite fa un infinito giro palla e prova comunque ad arrotondare ulteriormente il punteggio. Prima dell’intervallo è ancora Immobile a sfiorare il gol, stavolta di testa. A negarglielo provvede la traversa (il cross era di Luis Alberto). La prima frazione si chiude però anche con un paio di note negative per la Lazio: l’ammonizione di Cataldi (era diffidato, salterà il match con l’Atalanta) e l’infortunio di Pedro, che esce per un dolore al polpaccio (si teme lo stiramento). Lo rileva Felipe Anderson.

Lazzari polemico

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A inizio ripresa la Salernitana, nonostante tutto (forse anche per omaggiare il nuovo patron Danilo Iervolino, al debutto all’Arechi) tenta di fare qualcosa. Ma il divario è troppo perché la partita possa riaprirsi. Gondo comunque ci prova, ma la sua conclusione finisce alta. Colantuono non ha neanche i cambi per cercare di riaprirla (in panchina ha tutti Primavera tranne Ruggeri). Sarri invece, anche sotto questo punto di vista, è messo meglio. Ed è proprio uno degli uomini che mette dentro nel corso della ripresa, Lazzari, a siglare il 3-0 che chiude definitivamente i conti. L’esterno ex Spal esulta polemicamente, togliendosi la maglia ed imprecando. Probabile reazione alle voci di mercato che lo vogliono in uscita dalla Lazio. Alla fine applausi lo stesso per i giocatori di casa da parte del poco pubblico presente. Alla squadra campana non si poteva certo chiedere di più.

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