Milan, ultimatum al Bruges per De Ketelaere: prendere o lasciare

Proposta pronta, non verrà alzata. Tocca al club belga decidere, ma in fretta. Maldini non aspetta più

L’immagine di Charles De Ketelaere sotto la curva del Bruges, megafono in mano, che lancia il coro dei tifosi è indicativa delle personalità: ventuno anni compiuti a marzo, ha già il carattere dei leader. Oltre il talento c’è un’anima e il Milan lo sa: con la stessa audacia con cui si è presentato davanti ai tifosi, Charles ha parlato al club spiegando che vede il proprio futuro in rossonero e in nessun altro colore. Resta da piegare la resistenza del Bruges, che è allo stesso modo convinto: per cedere De Ketelaere vuole incassare trentacinque milioni e magari anche i bonus. Oggi è così, domani chissà. Ma domani, per il Milan, rischia di essere già tardi: sono ore decisive, prendere o lasciare. È il momento degli ultimatum. Entro il fine settimana si saprà se al centro della trequarti del Milan ci sarà un giovane belga, talentuoso e di carattere, oppure no. Con il sì definitivo, il bonifico e lo scambio dei documenti saranno immediati. Con il no, il Milan tornerà ai suoi progetti alternativi.

offerta

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Il piano A è un piano preciso: il Milan ha ipotizzato di investire gran parte del budget estivo su un giocatore di grande prospettiva, funzionale al progetto tecnico e a quello aziendale. In campo può garantire imprevedibilità all’attacco e restituire slancio alla trequarti: occuperebbe la zona in cui nella scorsa stagione si sono alternati Diaz, Krunic e, con mansioni più difensive, Kessie. De Ketelaere avrebbe compiti specificatamente offensivi, in linea con la ricerca di un gioco più spregiudicato, adatto agli standard europei. L’investimento è consistente ma i rischi sembrano contenuti: nell’esperienza in Belgio, scuola che ha allevato grandi talenti, Charles si è messo in mostra. Ha già conosciuto la strada che porta al successo e frequentato la Champions, con 16 presenze: ha in bacheca tre scudetti, gli ultimi due da protagonista, e due Supercoppe nazionali, la prima da titolare, la seconda, due giorni fa, da riserva. Domenica il Bruges ha battuto il Gent senza che Charles partecipasse un solo minuto al successo in campo: ma è di fine partita la scena in cui, megafono in mano, va a scatenare la gioia dei tifosi. Un gesto che è sembrato un addio. Il fatto che la squadra avesse fatto a meno di lui, un altro chiaro segnale del suo destino: non fare più parte del Bruges, che non potrà permettersi di tenere il suo gioiello in panchina, ma impreziosire la rosa di un’altra squadra. Il Milan è perfettamente consapevole del suo valore, tanto da mettere a bilancio una spesa superiore ai trenta milioni. Ventotto più tre di bonus, che può essere ancora leggermente migliorata. Non troppo di più, certo non fino a pareggiare le proposte inglesi da 37 più bonus, come l’ultima cifra promessa dal Leeds.

gradimento

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Ora tocca al Bruges decidere se accettare l’offerta rossonera o meno, consapevole che non ci saranno ulteriori rilanci. Non sono i 35 milioni che vorrebbero incassare in Belgio, ma poco di meno. Soprattutto sono pronti per essere inviati sui conti della società, mentre le offerte inglesi restano vincolate al gradimento del giocatore. Che oggi non c’è: niente Premier, De Ketelaere sogna San Siro. In giornata sono previsti nuovi contatti tra Maldini e Massara, d.t. e d.s. rossoneri, e la controparte belga: si attendono sviluppi. L’ultimatum serve a uscire dall’immobilismo attuale: il Milan è pronto ad abbracciare De Ketelaere, che ricambia tanto affetto, mentre il Bruges confida in un rilancio economico che non arriverà. Che potrebbe ottenere dall’Inghilterra, dove però Leeds ed Everton sono scoraggiati dalla chiusura del giocatore. Tutti motivi che alimentano la fiducia rossonera, ma occorre sempre cautelarsi con il piano B: una storia simile, un obiettivo giovane e promettente, una squadra inglese che alimenta la concorrenza, lui che sceglie Milano e poi finisce al Newcastle. Il Milan non vuole un altro caso Botman e per questo tiene in piedi le alternative, da Ziyech ad Asensio.

in difesa

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A proposito di Botman e della difesa, un altro obiettivo inglese è nei radar rossoneri: Japhet Tanganga, 23 anni, cresciuto nel settore giovanile del Tottenham e arrivato a 43 presenze in prima squadra. Un affare che il Milan sarebbe interesse a concludere in prestito: ne potrebbe discutere oggi con i manager del giocatore, attesi a Milano. Non ci sono appuntamenti fissati, ma i telefoni possono squillare da un momento all’altro.

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