Milan, Tomori: “Voglio impressionare Maldini, in Italia sto bene”

Colonna portante della difesa del Milan di Stefano Pioli, Fikayo Tomori in un’intervista al The Guardian ha spiegato come in Italia abbia trovato finalmente il suo posto dopo gli anni difficili del Chelsea: “Mia sorella mi trova più calmo e sorridente rispetto a prima, qui sono cambiato“.

Tomori difende il calcio italiano: "In Serie A mi diverto e imparo tanto"

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Tomori difende il calcio italiano: “In Serie A mi diverto e imparo tanto”

Milan, Tomori difende la Serie A: “E’ come il football americano”

Tomori in primo luogo ha tracciato le differenze tra la Serie A e il calcio inglese: “In Inghilterra il calcio è più simile al basket, si va azione per azione e si reagisce di conseguenza. La Serie A invece è più come il football americano, è fatto di situazioni da leggere in base a dove si trova il pallone o il tuo avversario, facendoti muovere in maniera tale da essere pronto in qualsiasi caso. Devi sempre sapere dov’è il pallone, dove sono i compagni e prevedere cosa può succedere tenendoti pronto a rincorse di 30 metri come succede spesso in Inghilterra oppure a pressare il diretto avversario. Sto imparando moltissimo qui”.

Milan, Tomori: “Maldini il più grande, voglio stupirlo”

Paolo Maldini è stata una della ragioni principali del suo sbarco in rossonero: “L’altro giorno ci ha parlato della velocità del giro palla difensivo, spiegandoci la migliore posizione del corpo per ricevere il pallone. Da difensore voglio sempre impressionarlo, ha spiegato l’inglese, che ha definito l’ex numero tre rossonero il difensore più grande di sempre. Anche con Pioli il rapporto è ottimo: “Ha sempre qualche consiglio su come migliorare, anche dopo le vittorie“.

Milan, Tomori: “In Italia mi trovo bene”

Sono più calmo e rilassato rispetto a prima, questo perché la vita in Italia è così rispetto all’Inghilterra – ha fatto notare Tomori -. Ora mi fermo a rilassarmi coi compagni di squadra dopo l’allenamento, in terrazza con gli amici, non corro subito a casa. Tutto qui va un po’ più piano ed è più rilassante. Non mancano le note negative, come gli insulti razzisti nei suoi confronti arrivati a Cagliari: “Non è stato bello, ma tutti i giocatori e la società ci hanno aiutato e supportato. E’ stato un momento triste, ma bisogna fare qualcosa in quelle condizioni e anche sui social media. Ognuno può dirti quello che vuole pensando di essere autorizzato a farlo e soprattutto sicuro di restare impunito“.

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