Milan, svolta Dalot: può restare. Diaz, riscatto a 20 milioni

Entrambi vogliono il Diavolo: lo United apre al nuovo prestito, col Real si discute di un biennale

Marco Fallisi e Carlo Laudisa

10 giugno – Milano

Porte riaperte per Diogo Dalot, apertissime per Brahim Diaz. Il Milan scopre di avere di nuovo in mano il destino di due dei giovani talenti che più hanno contribuito alle fortune della squadra di Pioli in quest’ultima stagione. Entrambi classe 1999, l’estate scorsa sono arrivati in punta di piedi, rispettivamente dal Manchester United e dal Real Madrid. Prestito secco per entrambi, una formula che non concede appelli. E il loro ottimo rendimento, per paradosso, ha fatto temere un addio. Eppure i vertici di via Aldo Rossi, con fare discreto, non hanno mai perso la speranza di ottenere il loro riscatto. Oppure puntare ancora su una conferma con una soluzione temporanea. Invece negli ultimi giorni il lavoro in penombra di Maldini e Massara è servito a sbloccare le due situazioni.

United possibilista

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Sul fronte inglese l’iniziale freddezza dei dirigenti dei Red Devils ha lasciato lo spazio a un atteggiamento possibilista. Non ci sono ancora discorsi di prezzo, ma gli amministratori del club dei Glazer hanno preso atto del fatto che il nazionale portoghese ha voglia di proseguire la sua crescita in rossonero. Anche nella fase finale dell’Europeo Under 21 Dalot è stato tra i migliori. A conferma di quanto sia cresciuto in questi mesi da vero e proprio jolly, considerato che ha giocato sia a destra che a sinistra. Ora bisognerà vedere quale quotazione verrà fissata per il nuovo legame. Sarà un diritto di riscatto? O addirittura un obbligo? Ovviamente tutto sarà rapportato al costo dell’operazione.

Idee chiare Brahim

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Per quanto riguarda il centrocampista andaluso i rapporti con il Real Madrid sono notoriamente più amichevoli. Ecco perché c’è sempre stato un ragionevole ottimismo, suffragato anche dalla volontà del giocatore. In questo caso, però, il trequartista ha detto chiaramente che vorrebbe una formula che gli permetta di mettere davvero radici a Milano. Anche su questo fronte non è stato ancora trovato un punto d’incontro formale, ma le parti arrivano all’appuntamento (prima o poi ci sarà un contatto ufficiale) con le idee già chiare. Ad esempio al Milan andrebbe benissimo un prestito biennale con diritto di riscatto a 20 milioni. Magari a Madrid chiederanno qualcosa in più. Oppure proveranno ad obbligare i dirigenti milanisti a riscattarlo nel 2023. La politica di valorizzazione dei giovani, evidentemente, produce i suoi frutti. Anche le società ora proprietarie dei cartellini sono attratte dalla prospettiva di vedere Dalot e Brahim Diaz ancor più protagonisti in Champions League: la speranza di tutti è che uscendo dalla crisi si possa poi trovare un riscontro economico adeguato.

Tonali, si limano i costi

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Intanto proseguono i dialoghi con il Brescia per definire il riscatto di Sandro Tonali. Ormai lo sconto è nei fatti. Con il centrocampista Olzer diretto verso Brescia, vanno modellati i termini di un’intesa che prevede un dimezzamento dei bonus (da 10 a 5), oltre che una limatura sul costo di riscatto: da 15 a 12 milioni di euro. Sul fronte uscite da segnalare i movimenti per Laxalt, il terzino uruguaiano che piace alla Dinamo Mosca. L’offerta ha l’avallo del giocatore, se ne parlerà nei prossimi giorni. A Casa Milan stanno vagliando anche gli interessamenti per Caldara e Conti, il primo di rientro dall’Atalanta, il secondo dal Parma. Ormai Gabbia e Kalulu hanno tolto loro il posto nei piani di Pioli.

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