Milan, rivoluzione da Champions: il piano di Pioli

MILANO – Cinque cambi rispetto a martedì, davanti a un altro ostacolo croato – Ivan Juric – esattamente come la Dinamo Zagabria. Il Milan di domenica sera potrebbe essere più o meno stravolto. Una rivoluzione silenziosa, proprio perché in questo momento c’è efficacia sparsa in una squadra che punta alla quinta vittoria consecutiva in campionato. La situazione di un’infermeria ancora affollata incide nelle scelte di Pioli, che al tempo stesso vuole preservare la miglior condizione del gruppo per il dentro o fuori di San Siro contro il Salisburgo. Manca un punticino, però è da conquistare. Così, nell’ordine, Tomori, Pobega, Brahim Diaz, Messias e Origi sono le possibili novità del Milan dal primo minuto contro il Torino. Mezza squadra ribaltata, sul campo in cui la scorsa primavera Pioli conosceva la sua ultima battuta d’arresto – uno 0-0, di domenica sera come stavolta – per poi vincerne sei e convolare al titolo. 

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Pobega da ex

Tomori rientrerà di certo, visto che a Zagabria è rimasto a guardare soltanto perché squalificato. Ad affiancarlo, in difesa, può esserci Gabbia che ha avviato la goleada rossonera in Champions League. I dubbi, semmai, riguardano la forma fisica di un Diaz rimasto in panchina tutta la partita contro la Dinamo: a oggi, ci sono possibilità di vederlo in campo rilevando De Ketelaere. Dietro di lui, Tommaso Pobega prepara il ritorno a Torino: l’anno scorso con Juric giocò 24 volte da titolare, meritandosi il rientro al Milan dopo il prestito secco. Uno tra Tonali e Bennacer gli farà spazio, proprio in funzione degli impegni ravvicinati che ha il Milan. Origi resta in ballottaggio con Giroud, e Pioli pensa di far rifiatare il francese che servirà mercoledì prossimo per la Champions. A destra sulla trequarti, Messias sembra favorito su Rebic per giocare subito. Da valutare anche Dest, in queste ore: Kalulu non dovrebbe comunque muoversi dalla casella di terzino.

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Leao premiato

Intanto Rafael Leão ha appena ricevuto il premio – per la seconda volta – come miglior calciatore portoghese all’estero. Un pieno di ulteriore autostima in vista dell’imminente Mondiale. «E’ il riconoscimento del lavoro che sto facendo nel mio club», ha detto il giocatore del Milan che tra un mese esatto affronterà l’Uruguay nella seconda giornata della fase a gironi in Qatar. 

Pioli: "De Ketelaere mi è piaciuto. Ora passiamo il turno"

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