Milan, Rebic a tempo pieno: Ante recupera e prenota Firenze

Alla ripresa del campionato Pioli avrà una carta in più su cui puntare, e avere il croato in squadra fa la differenza

Firenze per ricominciare? Potrebbe essere, anche se in realtà Ante Rebic nella sua testa non ha mai smesso. Ma a Firenze ha vissuto la sua prima esperienza italiana e adesso è tempo di tornare ad essere decisivo nel Milan dopo un periodo fisicamente complicato. Per lui finora 11 partite (nove in campionato e due in Champions League) e due gol. Ora che lo ritrova in forma a Milanello, probabilmente Stefano Pioli si sente più tranquillo. Il tecnico rossonero non può dimenticare il grande contributo dell’attaccante croato, che nel gennaio 2020 e subito dopo il lockdown è stato decisivo con i gol e soprattutto la personalità. Perché Rebic non è baciato dagli dei del calcio come Rafael Leao, ma ha una qualità utile in una squadra come il Milan, che produce grandi volumi di gioco. Rebic è concreto, rabbioso a volte, e capace di finalizzare. Averlo in squadra per Pioli fa tutta la differenza del mondo, anche perché il giovane portoghese finora ha giocato anche troppo.

Recuperi

—  

E come tornerà Ibrahimovic dal doppio impegno con la nazionale svedese? La prima uscita dopo l’infortunio e la rinuncia forzata all’Europeo è andata piuttosto male: alla sconfitta in Georgia difficilmente si potrà porre rimedio domani in Spagna. Si profilano i play off in primavera, soprattutto si profila, per quanto riguarda il Milan, un surplus di fatica. Questione che non tocca Rebic, che come Olivier Giroud non ha partecipato al giro di partite di qualificazione ai Mondiali e amichevoli varie. Il croato e il francese sono rimasti a lavorare a Milanello (giovedì pomeriggio la ripresa degli allenamenti), situazione strana visto il peso di Olivier nella Francia campione del mondo e il contributo di Ante nella Croazia capace di arrivare in finale. Ma le scelte dei c.t. e le situazioni che si sono create, per quanto sgradevoli possano risultare ai giocatori, rappresentano una fortuna per Pioli che potrà avere a disposizione due attaccanti di grande esperienza freschi e riposati. Rebic e Giroud si candidano a un posto da titolare contro la Fiorentina, sabato 20 a Firenze. Partita che sarà ancora una volta cruciale, come tante in questo periodo.

Tour de force

—  

Tutte le squadre si ritroveranno a dover spingere sui pedali da qui a Natale, ma il Milan si trova in una situazione un po’ più complicata delle altre pretendenti al successo finale in campionato. Il Napoli infatti non è impegnato in Champions League, e Inter e Atalanta sono alle prese con un cammino europeo meno faticoso. Il Milan dopo la trasferta di Firenze dovrà andare a Madrid e sfidare l’Atletico nella sua tana per sperare di restare in Champions League o almeno, finale più probabile, conquistare il ripescaggio in Europa League. Fra metà novembre e fine anno la squadra di Pioli dovrà rispondere a sollecitazioni varie, fisiche e di pressione mentale. Per questo avere due attaccanti di scorta come Rebic e Giroud è un bel vantaggio. Sempre che entrambi siano riusciti a superare i guai fisici che li hanno limitati.

Occasioni

—  

Rebic è stato fermato più a lungo del previsto dal problema alla caviglia, Giroud era partito con un precampionato scintillante per poi rallentare e fermarsi, anche a causa del Covid. Ora hanno buone possibilità di tornare in gioco in uno snodo importante del campionato. Firenze è il posto che ha visto Rebic ventenne, ribelle e a volte tatticamente sconclusionato. Il croato non cerca vendette, ma sa che questo può diventare un periodo fondamentale per la sua stagione. Rebic ha già giocato due volte con la maglia del Milan (una con quella del Verona) contro la sua ex squadra, segnando un gol proprio al Franchi. Dati statistici che non significano molto, dicono di più le tante partite in arrivo e punti da fare per cercare di staccare le inseguitrici. vere una riserva di possibili gol è una ricchezza che adesso Pioli ha, a differenza di altri colleghi

Precedente Juve fuori dalla Top15 dei marcatori: non succedeva dal '96-97. E i pronostici di Max... Successivo Dalla Serie D al debutto con gli azzurrini: Cambiaso "dimostra" il teorema Allegri