Milan primo e già nel futuro: dopo Kjaer, presto altri rinnovi

Oltre ai contratti da ridefinire e al mercato, il club intende spingere ancora sul fronte ricavi: partnership commerciali e un’accelerazione sullo stadio

Corre, il Milan. In campo se ne accorgono tutti: intensità e brillantezza atletica sono tra le doti migliori della squadra di Stefano Pioli, anche grazie a un’età media della rosa molto verde. Ciò che accade a livello manageriale, invece, è meno visibile, ma ugualmente importante. Anche perché si fa in fretta a perdere terreno, se si sbagliano le mosse o non si pianifica per tempo il futuro, specie in un calcio agitato e in evoluzione come quello attuale. Così, mentre i tifosi – e i giocatori – rossoneri sognano ormai apertamente lo scudetto, la dirigenza lavora per dare continuità al Milan che verrà. Ieri un altro segnale, il rinnovo di Kjaer che segue quello di Saelemaekers. Ma non è solo sul fronte contratti che il club di via Aldo Rossi è impegnato, in quest’autunno caldo.

Difesa

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Blindare la coppia centrale era necessario, in vista dell’anno prossimo. Perché c’è sempre la questione Romagnoli: il Milan è intenzionato a offrire il prolungamento al capitano in scadenza, ma a cifre più basse rispetto ai 5,5 milioni netti che percepisce oggi. Esito tutto da scoprire, insomma. Per quanto riguarda i terzini titolari, Calabria è stato “rinnovato” di recente e ora tocca a Hernandez: l’accordo tra Theo e i rossoneri si esaurisce nel 2024, il francese piace a tutti i top team europei, nelle prossime settimane ci saranno manovre per portarsi avanti con la trattativa.

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Centrocampo

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Stessa cosa per Bennacer (pure l’algerino è in scadenza nel 2024), mentre le speranze di trattenere Kessie e non vederlo partire in estate sono ormai scarse. L’a.d. Gazidis, a margine dell’Assemblea dei Soci, è stato chiaro: “Calciatori e agenti non possono agire come se non ci fosse mai stata la pandemia di Covid”. Come dire: no a giochi a rialzo. Aver comprato Adli (parcheggiato a Bordeaux ancora per qualche mese) è la riprova che il Diavolo non aspetta nessuno.

Attacco

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Più complesso il discorso attaccanti e trequartisti. Il nodo è Ibrahimovic: il futuro di Zlatan si discuterà in un clima disteso e sereno, ma l’eventuale permanenza del fuoriclasse svedese inciderebbe parecchio nelle scelte del d.t. Maldini e del d.s. Massara. Che intanto proveranno ad allungare il contratto di Leao (scadenza 2024), in attesa di affrontare il tema Brahim Diaz, oggi in prestito biennale.

Stadio e ricavi

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Sullo sfondo, ma nemmeno tanto, resta il destino dell’allenatore: Pioli ha lavorato alla grande e tutto lascia pensare che rinnoverà presto. Oltre che per i risultati, il tecnico piace al club anche a livello d’immagine, aspetto che non guasta, vista l’importanza del marchio nel mondo Milan. Valorizzare il brand per aumentare i ricavi (“pareggio di bilancio in tre anni”, ha auspicato il presidente Scaroni) è un must, ma la vera sfida per i rossoneri è lo stadio. Dalla realizzazione del nuovo impianto in San Siro passano le vere strategie della proprietà Elliott, sia per aumentare gli introiti che per aumentare il valore patrimoniale del Milan.

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