Milan, Pioli sereno: “Colombo maturo, Rebic sa fare il 9. Ibra? Quando tornerà saremo più forti”

Domani Crotone-Milan, l’allenatore spiega le gerarchie in attacco: “Anche Leao potrebbe fare uno spezzone. E se serve, Kessie giocherà in difesa”

Alla vigilia di Crotone-Milan Stefano Pioli parla di crescita, di un percorso per migliorare, di difetti da correggere – “dobbiamo essere ancora più attenti, aggressivi e lucidi nella scelta delle giocate” – ma inquadra le prossime tre partite del Milan con il peso che meritano: “So che siamo all’inizio della stagione, ma ci aspetta una settimana molto importante: con Crotone e Spezia sarà difficile ma sappiamo che sono partite in cui dobbiamo fare bene, il playoff con il Rio Ave sarà decisivo. Saranno sette giorni da vivere con grande intensità: le affronteremo col giusto approccio”. E senza Ibra, fermato dal Coronavirus: “L’ho sentito sia ieri sera che giovedì, dopo la partita – racconta il tecnico rossonero –: Zlatan sta bene. Si sta allenando a casa, è molto motivato, si sente con i compagni. La sua assenza pesa ma dobbiamo crescere e far bene anche senza di lui, farci trovare ancora più forti quando tornerà: è questo che gli piace”.

Opzioni da gol

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Si comincia domani allo Scida, contro “una squadra che sa giocare a calcio. Stroppa ha fatto e sta facendo un ottimo lavoro, i suoi hanno una identità precisa e buone caratteristiche, sanno che campionato li aspetta, lotteranno su ogni pallone pur mettendo in campo il calcio propositivo che piace al loro allenatore”. Senza Ibra, sarà uno tra Colombo, che alla prima da titolare ha trovato il primo gol ufficiale in rossonero, e Rebic, alla seconda presenza stagionale dopo il debutto col Bologna, a occupare le zolle del centravanti: “Contro il Bodoe Lorenzo ha mostrato l’approccio giusto – dice Pioli –, al di là dei suoi 18 anni è un ragazzo molto maturo, mentalmente dentro al lavoro del gruppo. Rebic è soprattutto un attaccante, poi gli equilibri di squadra hanno fatto sì che giochi più da esterno sinistro che stringe e viene dentro, ma è un giocatore che sa come attaccare la profondità, dà fisicità e qualità: può giocare da prima punta, senza perdere nulla del suo potenziale”. Il parco attaccanti ritroverà Leao, che domani potrebbe andare in panchina: “Ha bisogno di stare con noi, anche se ha pochi allenamenti sulle gambe, potrebbe fare uno spezzone”.

Jolly in mezzo

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Chi ci sarà di sicuro invece è Kessie, intoccabile a centrocampo e pronto ad arretrare in difesa se ce ne sarà bisogno, vista l’emergenza centrali: “Ho parlato con Franck e mi ha dato disponibilità a giocare da centrale, penso sia l’unico in rosa a poterlo fare in questo momento”. Molto più fluida la posizione di Brahim Diaz, che Pioli considera una alternativa a Calhanoglu ma anche un jolly per “tutte le posizioni della trequarti”.

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