Milan, perché Galliani si farà da parte

Milan, perché Galliani si farà da parte
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Lo dice la sua storia: o amministratore delegato o nientetwitta

MILANO – L’1 novembre di 37 anni fa, Adriano Galliani, per la prima volta nella sua carriera, diventava Ad di una società, la “Elettronica Industriale”, azienda di Lissone specializzata in apparecchiature per la ricezione e la trasmissione dei segnali televisivi. Successivamente è diventato amministratore delegato di Mediaset e, ancora più di recente, amministratore delegato del Milan. Questa è la sua storia professionale e proprio in funzione di questa storia, come ha dichiarato domenica scorsa, non può accettare nessun altro incarico, in seno al Milan, che non sia quello di amministratore delegato. Quindi nessuna polemica né, tanto meno, mancanza di rispetto nei confronti della nuova proprietà. Semplicemente, Galliani ritiene in questo modo di tutelare quello che ha fato nei precedenti 37 anni della sua attività lavorativa. Vissuti tutti da ad. Ecco perché del Milan non potrà essere né consigliere, né consulente, né altro. Ed ecco perché, salvo clamorosi ribaltoni, al momento del closing, si farà da parte.

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