Milan, per il rinnovo di Kessie l’asticella si alza: il Presidente chiede oltre 7 milioni

Sia i rossoneri che Franck vogliono andare avanti insieme e prolungare l’accordo in scadenza a giugno, ma il centrocampista aspira a un riconoscimento da top player

Crisi di governo? Assolutamente no, non se ne parla. Ma la strada per il nuovo mandato del Presidente Kessie si è complicata un po’. Le posizioni di partenza sono rimaste le stesse, perché sia il Milan che Franck vogliono andare avanti insieme e prolungare il contratto del centrocampista ivoriano, in scadenza a giugno del prossimo anno, il punto è che l’asticella si sta alzando pericolosamente. E raggiungere una intesa, a oggi, potrebbe richiedere più tempo di quanto si pensasse fino a qualche giorno fa.

Rincorsa

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Il dialogo per il rinnovo prosegue da oltre un mese, e si appoggia sulla base di sempre: il Milan considera Kessie una colonna della squadra e Franck ricambia con l’affetto di chi non vuol cercare gloria altrove. Le sue parole rilasciate da Tokyo alla Gazzetta sembravano lo spoiler di un finale scontato: “Voglio restare per sempre, quando torno dall’Olimpiade sistemeremo tutto”. Gli incontri a Bologna tra i dirigenti rossoneri e l’agente del giocatore, George Atangana, non hanno tuttavia portato alla fumata bianca: domanda e offerta sembrano rincorrersi di continuo, senza mai arrivare a un punto di incontro. Nell’ultimo faccia a faccia, la proposta del Milan era strutturata su una base di 6 milioni, con la variabile bonus ad arrotondare ulteriormente l’ingaggio di Kessie (quello attuale è di 2,2), ma la richiesta della controparte è salita fino a 7 milioni netti, che potrebbero arrivare a 8,5 con l’inserimento di vari bonus. Una cifra che, sponda Kessie, nasce da una percezione chiara: nel corso di questi anni, il suo peso in rossonero è cresciuto enormemente e un leader conclamato si aspetta un riconoscimento economico da top player. E uno stipendio alla Ibrahimovic, se non alla Donnarumma (la proposta di rinnovo del Milan per Gigio aveva toccato gli 8 milioni netti all’anno). Richiesta economica evidentemente troppo alta per la linea del club di via Aldo Rossi, che fa della sostenibilità finanziaria un punto fermo della politica societaria e che proprio in base a questo aspetto ha compiuto determinate scelte sul mercato, alcune delle quali molto discusse tra i tifosi.

Occhio alle inglesi

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Questo non significa che il rinnovo di Kessie finisca sugli stessi binari morti che hanno portato agli addii di Donnarumma e di Calhanoglu, ma l’impressione è che, senza un bilanciamento tra le esigenze economiche delle parti, il confronto tra Kessie e il Milan possa risentire di un clima non più così sereno come fino a poco tempo fa. In questa cornice, va registrato sullo sfondo l’interesse del Liverpool e del Tottenham: finora le due big inglesi ovviamente non si sono fatte avanti e osservano l’evolversi dei fatti, anche perché ogni mossa andrà calibrata con la massima attenzione. Un giocatore vicino alla scadenza di contratto diventa senza dubbio più “alla portata” di un potenziale acquirente, ma l’ipotesi di aspettare di potere ingaggiarlo senza costi di cartellino prospetta opportunità ancora più allettanti. Che cosa succederà a questo punto? Il tempo per chiudere ovviamente non manca, e questo gioca in vantaggio del Milan, ma perché il matrimonio possa proseguire è necessario ritrovare l’elasticità del mese scorso. Da Casa Milan arrivano spifferi di fiducia. Staremo a vedere se il vento soffierà più forte.

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