Milan, per Botman pronto un piano alla Tomori. E poi l’occasione Kolo Muani…

L’olandese del Lilla è la prima scelta in difesa: costa 30 milioni, si va sul prestito con diritto di riscatto. In avanti incontro con gli agenti dell’attaccante del Nantes: si può giocare d’anticipo

Questa notte, prima di andare a dormire, Stefano Pioli osserverà l’albero addobbato e confiderà nella tradizione: da quando è al timone del Milan, Babbo Natale ha sempre avuto un occhio di riguardo per i suoi diavoletti. La lettera indirizzata in Lapponia è sempre la stessa, “un nuovo difensore”, la risposta, si spera, pure: al quartier generale di Casa Milan si studia il regalo a fine anno, lo si incarta dopo Capodanno, quindi ecco la consegna, prevista intorno a metà gennaio.

Il 13 di due anni fa a Milanello arrivò un certo Simon Kjaer, il 21 di quest’anno si è presentato Fikayo Tomori. Tra i due ci sono otto anni di differenza ma la chimica in campo è stata perfetta e ha corazzato il Milan lassù, tra un posto in Champions conquistato dopo sette anni di assenza a maggio e un primo posto nel campionato attuale, rimasto saldo fino a quando la coppia non si è separata forzatamente, causa infortunio del danese. Adesso che occorrono alternative ai soli Tomori e Romagnoli, Pioli aspetta un nuovo regalo. L’identikit è quello di Sven Botman, centralone mancino del Lilla che a 21 anni ha già vinto un campionato francese piazzandosi davanti al Psg delle stelle e che ama difendere ma anche impostare, come fanno i centrali del Milan per tradizione: il suo nome continua a essere tra i primi pensieri rossoneri per blindare la difesa.

Formula alla Tomori

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Lo scoglio da superare, come per Tomori nell’ultimo mercato invernale, è quello dei costi. Perché, in una stagione e mezzo in Francia, il valore di Botman si è praticamente quadruplicato: il Lilla lo acquistò dall’Ajax per 8 milioni di euro, oggi lo valuta almeno 30. Di più, l’olandese è una colonna della difesa di Gourvennec, molto più prezioso negli equilibri del Lilla di quanto non lo fosse Tomori per quelli del Chelsea di Lampard una stagione fa. Arrivare a Botman insomma non è impossibile, ma sarà senz’altro difficile: la cessione di Ikoné alla Fiorentina dimostra che i francesi sono disposti a privarsi dei loro gioielli, ma soltanto alle loro condizioni. Il Milan lo sa meglio di chiunque altro, avendo già fatto affari (a prezzi impegnativi) con il Lilla: in tre anni sono arrivati Leao e Maignan, per una spesa complessiva di circa 37 milioni. La soluzione per vestire anche Botman di rossonero, però, potrebbe essere economicamente più sostenibile: ancora una volta, i “regali” delle feste passate possono indicare la strada. Sia Kjaer che Tomori erano arrivati in prestito oneroso con diritto di riscatto – quello pagato per l’inglese ricalca le somme richieste dal Lilla per Botman –, lo stesso potrebbe accadere per il rinforzo 2022. La strategia ha pagato negli anni e potrebbe pagare anche stavolta: Pioli e i dirigenti avrebbero sei mesi di tempo per valutare le qualità del 21enne cresciuto nell’Ajax e valutarne l’inserimento nel sistema rossonero. Le piste alternative, da Milenkovic a Luiz Felipe, ad oggi sembrano più complicate, mentre sullo sfondo restano i profili di un paio di millennial: Badiashile, 20enne francese del Monaco, e Omeragic, 19enne svizzero dello Zurigo, presente a San Siro domenica scorsa per assistere a Milan-Napoli.

Gol francesi

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Se a centrocampo le manovre ruotano attorno al possibile arrivo di Adli con qualche mese di anticipo rispetto agli accordi con il Bordeaux (il francese è già stato acquistato dal Milan questa estate), per l’attacco si ragiona su un’opzione verde, visti anche i problemi fisici di Pellegri. Ora che Giroud è recuperato, il parco centravanti può contare sui due bomber di esperienza (Ibrahimovic dovrebbe tornare a disposizione per il match di San Siro con la Roma del 6 gennaio) e sul rientro di Rebic, pronto a darsi da fare al centro dell’area se servirà. Ma la candidatura di Randal Kolo Muani, già vagliata dai dirigenti rossoneri in estate prima di virare su Pellegri, è tornata di attualità. La prova è nell’incontro di qualche giorno fa tra i suoi agenti e il d.t. Maldini. Il prezzo del 23enne del Nantes, protagonista dell’ultima salvezza e con un brevissimo passato italiano (provini con Vicenza e Cremonese quando era solo una promessa), si aggira sui dieci milioni. Il suo contratto, però, è in scadenza a giugno: il Milan potrebbe aspettare qualche mese e ingaggiarlo senza spese di cartellino, o magari giocare di anticipo, con un investimento contenuto.

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