Milan, nel 2021 il bomber che non ti aspetti: Kessie. Ma quel contratto…

L’ivoriano è il capocannoniere rossonero (6) nei primi quattro mesi dell’anno e il giocatore più impiegato della rosa. Dialogo in corso per il rinnovo, per ora emerge distanza

A osservarlo di fronte, il taglio di capelli ricorda un po’ quello sfoggiato in alcuni episodi da Wolverine, supereroe degli X-Men. Il paragone peraltro ci sta tutto: un po’ perché Franck Kessie, anche se non ha gli artigli retrattili nascosti fra le nocche delle mani, è un combattente come Logan; un po’ perché i numeri di Franck in questa stagione sono effettivamente da supereroe. O da Presidente, come ormai lo chiamano tutti prendendo in realtà spunto da un’auto-investitura.

Annata di grazia

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Sì certo, combattente resta l’aggettivo con cui Kessie viene identificato a una prima analisi. Sarà sempre l’uomo che fa a sportellate in mezzo al campo con i suoi quasi 80 chili, quello che toglie il respiro agli avversari, l’amico da cui farsi difendere quando si viene minacciati dagli avversari più prepotenti. Ma da quest’anno oltre alle gambe c’è di più. C’è una stagione in cui il centrocampista ivoriano ha ripetutamente superato se stesso, facendo diventare l’annata 2020-21 un’annata di grazia, con ben 11 gol. Di cui 10 in campionato (al massimo era arrivato a 7). E per un centrocampista andare in doppia cifra non è esattamente la normalità. Soprattutto se l’impiego avviene non da mezzala ma in una mediana a due, dove gli inserimenti offensivi devono essere studiati e calibrati con attenzione.

Rendimento

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Intanto, sgombriamo subito il campo dagli equivoci: è vero, degli 11 gol di Franck ben 9 sono arrivati su rigore. Ma i rigori occorre saperli utilizzare. Non rappresentano l’equazione perfetta con il gol. Basta chiedere a Ibra per informazioni più dettagliate. Dal dischetto il peso del pallone aumenta, i portieri studiano i rigoristi sempre meglio e le condizioni ambientali fanno il resto. Perché un conto è segnare un rigore alla prima di campionato, un altro in una partita magari decisiva per l’Europa. Kessie sta giocando una stagione straordinaria fin dall’inizio, ma c’è un numero in particolare che impreziosisce il suo rendimento: nel 2021, inteso come anno solare, è il giocatore rossonero andato maggiormente a segno in campionato. Sei gol (dato che allo stesso tempo fa capire come nell’anno nuovo il Milan abbia rallentato la produzione offensiva), uno in più di Rebic e due in più di Ibra.

Inizi da difensore

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Ecco perché nel suo caso si parla di stagione “totale”, dove Franck ha recitato in diversi ruoli: sradicatore di palloni, costruttore e marcatore. Ecco, gli ultimi due sono novità di questa stagione perché anche in termini di aiuto alla manovra non aveva mai vissuto un’annata così ben fatta. In pratica ha imparato un altro mestiere, che ha permesso di sopperire alle lunghe assenze di Bennacer e alle timidezze di Tonali. E pensare che a Cesena, dove ha mossi i primi passi italiani in B, era arrivato come centrale difensivo. Timido, spaesato, ma preso subito sotto l’ala protettiva del tecnico Massimo Drago, che un giorno lo provò a centrocampo. Il Kessie di adesso nacque in quel frangente. Ora è un tuttocampista che taglia, cuce, segna e non si ferma mai: Franck, con 3.449 minuti stagionali è il giocatore di movimento più impiegato da Pioli, e con 6,41 ha la seconda media voto della rosa – a pari merito con Ibra – dopo Donnarumma (6,43). Minuti, pagelle, gol: benvenuti nel fantastico mondo di Kessie, allora, che però presenta anche un’ombra. La scadenza del contratto sarà nel 2022, il suo rendimento ha fatto ovviamente drizzare le antenne a mezza Europa e il ragazzo va blindato al più presto. L’ingaggio attuale è di 2,2 milioni netti e da quanto filtra la richiesta si aggirerebbe, bonus compresi sui 5 milioni. Quindi, una cifra che sfora il tetto dei 4 che Elliott si è dato all’infuori delle eccezioni (Donnarumma e Ibra). Ecco perché, nonostante club e agente si siano visti già alcune volte, non si è ancora arrivati alla fumata bianca.

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