Milan nei quarti di Champions League: capolavoro Pioli, Maldini e Massara (e Cardinale vuole uno stadio modello Tottenham)

Se possibile, il giorno dopo è ancora meglio della sera prima, per il Milan rientrato alla grande nei quarti di Champions League grazie alla brillante prova di Londra, dove ha eliminato il Tottenham mettendo in serio pericolo la panchina di Conte. Secondo i perfidi tabloid d’Oltremanica, a fine stagione Antonio lascerà gli Spurs che un anno fa giocavano in Conference: grazie a lui sono arrivati in Champions e attualmente sono quarti in Premier. Gerry Cardinale, invece, si tiene ben stretto Stefano Pioli, Paolo Maldini e Ricky Massara, diabolici artefici del capolavoro che ha consentito ai sette volte campioni d’Europa di tornare fra le otto migliori squadre del più importante torneo mondiale a livello di club. Nonché il più ricco: l’exploit inglese frutterà a Via Aldo Rossi almeno altri 20 milioni di euro, fra bonus di qualificazione ai quarti (10,6 milioni) e probabile, nuovo incasso record assoluto per la prossima gara interna di Coppa (l’attuale è stato stabilito il 14 febbraio scorso, in occasione di Milan-Tottenham: 9 milioni 133 mila 842 euro). Il che significa che, indipendentemente dall’esito della prossima, doppia eurosfida, il Milan si assicurerà 71 milioni di euro d’introito complessivo, market pool escluso.

La mossa di Pioli

Pioli ha onorato la sua Panchina d’Oro con la gestione sagace di un gruppo che ha saputo vigorosamente rianimare nell’ultimo mese, dopo il disastroso inizio 2023, pure apertosi con la vittoria di Salerno (1-2). Ma, a ruota, si sono susseguiti Milan-Roma 2-2; Milan-Torino 0-1, eliminazione dalla Coppa Italia; Lecce-Milan 2-2: Milan-Inter 0-3, finale di Supercoppa italiana; Lazio-Milan 4-0; Milan-Sassuolo 2-5; Inter-Milan 1-0. Un impressionante crollo verticale che sembrava avere minato le certezze e il valore assoluto dei Campioni d’Italia. Al contrario, l’intuizione tattica di Pioli, passato alla difesa a tre; la coerenza con la quale egli non ha accampato alibi, assumendosi in primis la responsabilità della crisi; la risposta corale della squadra alle sollecitazioni dell’allenatore a lavorare ancora di più, sono state la base del grande rilancio, culminato con l’impresa di Londra, benché preceduta dall’estemporanea battuta d’arresto fiorentina. E pensare che, fine gennaio, la puntuale, facilona logica del Bar Sport aveva messo in discussione Pioli nonché Maldini e Massara.

Obiettivo stadio

La partita del Tottenham Hotspur Stadium, invece, ha premiato ancora una volta le loro scelte di mercato: sono lì a dimostrarlo le prestazioni di Maignan, Thiaw, Diaz, Theo, Tomori, Giroud, Kalulu. E, se Leao nei quarti tornerà a fare il Leao, il Milan si divertirà ancora di più. Intanto, la società è sempre più intenzionata a costruire il proprio stadio senza l’Inter: lo confermano le parole di Cardinale e Scaroni, curiosamente pronunciate da entrambi sempre a Londra, (la settimana scorsa, dal Signor Red Bird al Business of Football Summit, promosso dal Financial Times; martedì scorso dal presidente, visitando l’impianto gioiello degli Spurs). L’EuroMilan ha sempre più bisogno del suo eurostadio, Tottenham docet.

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