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Milan, la difesa alza il muro. E Maignan… è ancora imbattuto

Nelle prime quattro uscite i rossoneri non hanno mai preso gol su azione. L’unica rete incassata è il rigore del Nizza. Per il portiere francese due tempi governati senza ansia, in attesa del Real Madrid

Il solco – promettente – era già stato tracciato la scorsa stagione. Con le 14 partite di campionato concluse da Donnarumma senza subire gol (meglio solo Handanovic con una in più) e i 41 incassati complessivamente (terza difesa del torneo). A quanto pare, il Milan sta proseguendo nella fortificazione della propria porta. Le prime quattro uscite stagionali ovviamente non costituiscono una prova ferrea, ma iniziano a dare un’idea. Che si basa su un dato chiaro e confortante: il Diavolo non ha ancora preso gol su azione. Una sola rete subita, ovvero il rigore del Nizza. Oltre alla sfida con i francesi il precampionato rossonero ha visto i test con Pro Sesto (Serie C, 6-0), Modena (Serie C, 5-0) e la partita di Valencia di ieri sera (0-0 dopo i 90’, poi sconfitta ai rigori).

Solidità

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Insomma, in termini difensivi il piatto è ricco nonostante le rotazioni – indispensabili a questo punto della preparazione –, l’impiego di giocatori appena arrivati – per esempio Ballo-Touré –, oppure di altri con le valigie più o meno pronte, come Caldara e Conti. Segnali, conferme di un sistema difensivo collettivo, con nozioni che funzionano senza eccessiva distinzione fra gli interpreti. In attesa che Ibra torni a fare il capobranco e che Giroud completi l’ambientamento, sapere di poter contare su una certa solidità davanti alla porta regala buone sensazioni. Ecco, a proposito di porta. Fin qui Maignan non ha dovuto svolgere superlavori e Pioli lo ha schierato appena possibile, anche se soltanto per un tempo a partita (il primo col Nizza e il primo col Valencia). Ma intanto, dati alla mano, Mike per il momento è ancora immacolato. Il gol del Nizza infatti è arrivato quando fra i pali c’era Tatarusanu. Il francese nelle due esibizioni ha controllato senza troppa ansia i suoi pali, con un paio di interventi non eccessivamente difficili, ed è parso già in buona sintonia con i compagni.

Credenziali

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Indicazioni, linguaggio del corpo, palloni chiamati: in questo momento la porta per il Milan è il posto più delicato del campo perché i meccanismi tra portiere e difensori sono tanti e la lingua italiana ancora da padroneggiare è un ostacolo in più (anche se la presenza di Hernandez aiuta parecchio). Maignan peraltro si è presentato a Milanello con credenziali importanti. Da campione di Francia, da re dei clean sheet nella passata stagione (23), primo in Ligue 1 per numero di parate. Lui è Mike Maignan e ci vorrà del tempo per pensare a Mike soltanto come Mike e non come l’erede di Donnarumma. Arriverà un momento in cui gli inevitabili paragoni cesseranno e Maignan potrà scrivere la sua storia, come ha chiarito con vigore il giorno della presentazione. Intanto domenica si troverà di fronte il Real: una ghiotta occasione per provare a tener chiusa la porta ancora una volta nella sfida più difficile di tutta l’estate.