Milan-Kessie, il rinnovo si fa: incontro in settimana

Franck chiede 7 milioni, il club per ora arriva a 6: l’accordo va ancora trovato, ma l’appuntamento con l’agente sarà in un clima rilassato

I limiti valgono per tutti, a parte forse Zlatan Ibrahimovic, che è un caso unico. Ma chi potrebbe pensare di mettersi al livello di Zlatan, il più pagato del Milan? Sette milioni di ingaggio, una leadership indiscussa che vale anche più dei soldi, soprattutto per chi ne ha guadagnati già tanti. Poi c’è Franck Kessie, che da Tokyo in una intervista alla Gazzetta ha giurato amore eterno al Milan. Ma si sa, in amore “per sempre” vale “fino a quando”. L’interesse rossonero per Kessie è evidente, anche perché dal punto di vista dell’immagine lasciarsi scappare un altro giocatore a costo zero dopo Donnarumma non sarebbe un buon biglietto da visita per il Milan del nuovo corso. Un corso cominciato prima del lockdown, e in quel periodo Kessie ha sviluppato il suo ruolo all’interno del club. Che nei prossimi giorni si incontrerà con il suo manager in un clima molto amichevole.

Esperienza

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Il Milan dei giovani ha dovuto mutare percorso e il motivo è evidente: senza giocatori con una lunga storia alle spalle è difficile raggiungere i traguardi che il club si prefigge di raggiungere nei prossimi anni con elementi di esperienza, capaci di integrarsi e migliorare la squadra dei ragazzi. In quest’ottica entra anche il rinnovo di contratto di Kessie, da ottenere presto, per evitare altri casi spinosi, ma senza fretta eccessiva. La dirigenza tecnica sa quello che può offrire a un leader indiscusso come Kessie, ma una frase ha inquietato un po’ la proprietà rossonera. «Sanno che cosa voglio». Quindi, che cosa in verità? Perché i milioni che pare siano pronti dal Liverpool e da altri club di Premier League potranno anche essere tanti, ma il Milan non è in grado e soprattutto non vuole pareggiare l’offerta. Non si partecipa ad aste, né per il rinnovo di Kessie né per nessun altro obiettivo, tipo Kaio Jorge. Le linee della sostenibilità, fra costo dei cartellini e soprattutto stipendi, vale per tutti. Perciò Kessie dovrà nel caso dimostrare di voler davvero restare al Milan. Diciamo che le ultime esperienze con altri big non sono state così incoraggianti.

Colloqui

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Per ora i rapporti del club con il suo agente Atangana sono sereni e la contrattazione pare possibile su un punto di incontro medio, fra i sette milioni chiesti dal management dell’ivoriano (tale sarebbe l’ingaggio offerto dal Liverpool) e la cifra proposta dal Milan, sempre attento a non creare squilibri in una situazione ancora condizionata dal Financial Fair Play (dispositivo a volte incomprensibile, ma di certo valido per i club italiani). E resiste l’idea di creare una rosa valida e ben pagata, nel contesto della capacità di autofinanziarsi. Quindi adesso il punto è capire quanto davvero Franck desideri restare e rinunciare a soldi e sogni di gloria con squadre pronte per competere in Champions.

Punto chiave

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L’incontro con il suo agente è previsto nei prossimi giorni, ma poco si potrà definire prima dell’arrivo in Italia di Kessie dopo l’avventura olimpica, che a Milanello tutti si augurano sia più lunga possibile, anche se questo creerebbe non pochi problemi in campionato. Il Milan guarda avanti, con Kessie e non soltanto. Avere giocatori in vetrina può essere positivo, ma non sempre. Il club per ora si compiace del cammino di Kessie, però non è del tutto preparato a una super asta. Ha fissato un tetto difficilmente modificabile anche per il Presidente e i per i sei milioni (raggiungibili con vari bonus) proposti. Dopodiché, le dichiarazioni e i baci alla maglia valgono quello che valgono. Semplicemente, oltre un certo limite con ricchi contratti pluriennali non si può più andare e chi ha dimostrato tanta fedeltà e simpatia dovrà passare all’atto pratico. Perché sono previste una serie di trattative per evitare altri casi Gigio Donnarumma, ma un extrabudget resta fuori dalle regole. Da ogni regola.

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