Milan-Inter diretta live. Formazioni ufficiali derby dalle 20.30

MILANO – Milan-Inter, la diretta live di Sportal su Blitz.
MILAN-INTER ORE 20:45
Milan (4-3-3): Donnarumma; Abate, Paletta, Romagnoli, De Sciglio; Kucka, Locatelli, Bonaventura; Suso, Bacca, Niang
A disp.: Gabriel, Antonelli, Ely, Gomez, Zapata, Pasalic, Honda, Sosa, Mati Fernandez, Poli, Lapadula, L. Adriano. All.: Montella
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Bertolacci, Montolivo, Calabria, Vangioni.

Inter (4-3-3): Handanovic; D’Ambrosio, Miranda, Murillo, Ansaldi; Joao Mario, Medel, Brozovic; Candreva, Icardi, Perisic
A disp.: Carrizo, Nagatomo, Santon, Ranocchia, Gnoukouri, Biabiany, Kondogbia, Banega, Eder, Jovetic, Palacio, Gabigol. All.: Pioli
Squalificati: nessuno
Indisponibili: nessuno

LE ULTIME

Qui Milan: Recupero lampo per Romagnoli che, a sorpresa, è stato convocato e potrebbe giocare il derby. C’è cauto ottimismo dopo che il centrale si è allenato con i compagni. Montella comunque non vuole correre nessun rischio e deciderà solo a poche ore dal match: se il difensore starà bene dopo la rifinitura sarà della partita. Gustavo Gomez è sempre pronto a sostituirlo. In attacco ballottaggio tra Bacca e Lapadula. Il colombiano è favorito, ma attenzione all’azzurro che scalpita.

Qui Inter: Stefano Pioli dovrebbe puntare sul 4-3-3 con Icardi, Candreva e Perisic in attacco. Si fa largo l’ipotesi di Medel arretrato al centro della difesa al posto di Murillo e al fianco di Miranda, con l’inserimento di Kondogbia a centrocampo con Joao Mario e Brozovic. Ansaldi, Ranocchia e Palacio hanno recuperato dai problemi fisici e sono a disposizione.

Silvio Berlusconi domani sera potrebbe essere al Meazza e vivere con emozione e trasporto quello che presumibilmente sarà l’ultimo derby da proprietario, a meno di un mese dal closing per la cessione del Milan annunciato per il 13 dicembre dalla Sino-Europe Sports. Il presidente rossonero, che manca da San Siro da otto mesi, darà conferma in mattinata ma la sensazione è che non darà forfait: troppo forte il richiamo emotivo dopo 30 anni di continua passione e sana ma accesa rivalità, troppo intenso il ricordo dell’ultima stracittadina, con un epilogo trionfale.

Quella vittoria per 3-0 sui cugini non servì a riallacciare il rapporto con Mihajlovic ma fu una soddisfazione enorme con tanto di foto nello spogliatoio in festa. Così Vincenzo Montella si augura di poter replicare quelle immagini domani sera, quando debutterà nel derby della Madonnina: “La presenza del presidente allo stadio sarebbe il regalo più bello. Non so se sarà il suo ultimo derby ma certamente è il mio primo. Cresce la curiosità e l’emozione”. Il derby dei tecnici-tifosi: lui, cresciuto nel mito di Van Basten; Pioli in quello di Beccalossi. Una partita che trascende lo sport e in cui, secondo Montella, “l’aspetto tattico non conta”.

“Non è decisiva – spiega l’allenatore del Milan – ma per noi è fondamentale”. Lo dimostra facendo pretattica in conferenza: annuncia le “pochissime” possibilità di recuperare Romagnoli, giustificando il suo infortunio come una leggerezza di gioventù ma lo mette nell’elenco dei convocati con l’intenzione di schierarlo titolare se domattina supererà il provino. “Per me il derby conta doppio – ammette il tecnico con la consueta ironia – ho sempre fatto il tifo per il Milan, mai contro l’Inter ma domani lo farò. Sogno un Milan primo e un’Inter seconda in classifica. Vogliamo continuare in questo momento e toglierci altre soddisfazioni anche grazie all’appoggio dei nostri straordinari tifosi”. Tifosi che riempiranno San Siro: venduti 76mila biglietti per un incasso record da 3.7 milioni. Montella accetta il ruolo di favorito (“la classifica conta, non mi da fastidio”) ma ammonisce i suoi di non sentirsi appagati.

“Sbaglieremmo a pensarlo e avremmo già perso. L’Inter nelle grandi partite ha fatto benissimo e Pioli è molto bravo. Non credo però che il cambio di tecnico possa dargli un vantaggio”. Si aspetta un’Inter arrembante all’inizio ma al contempo una partita molto tattica, decisa soprattutto a centrocampo: “Si decide lì, dobbiamo tagliare i rifornimenti ai loro attaccanti che sono molto forti. Questa gara si vince con l’atteggiamento ma se ci riusciremo non farò l’Aeroplanino: ho qualche chilo in più e magari plano su qualcuno”.

Pochi dubbi di formazione con la conferma del solito 4-3-3: in attacco darà una nuova chance data a Bacca, a secco da cinque gare (“Non deve dimostrare nulla”), ma non brucia Lapadula che con il Palermo ha deciso la gara dalla panchina (“Ha più di una possibilità di giocare”); sugli esterni Niang e Suso apriranno varchi per gli inserimenti di Kucka, Locatelli e Bonaventura. In difesa Abate, Paletta e De Sciglio sicuri del posto, Gomez in preallarme se Romagnoli dovesse alla fine alzare bandiera bianca. Un undici rodato per fare l’ultimo regalo al presidente.