Milan, Ibrahimovic: “Infortunio? Solo una o due settimane”

Non è niente di grave. Solo una o due settimane”. Lo assicura Zlatan Ibrahimovic, intervistato dal giornale sportivo svedese Sportbladet. Il campione milanista minimizza sul problema fisico rimediato contro il Napoli che lo costringe a saltare la sfida di domani contro il Lille in Europa League e racconta che cosa spinge un giocatore di 39 anni a mettersi ancora in gioco, ottenendo risultati tali da vincere il dodicesimo Pallone d’Oro svedese. “Sento che sono ancora vivo, posso esibirmi e ottenere ciò in cui sono bravo. Poi i risultati parlano da soli, ed è un onore ogni volta che vinci il Pallone d’Oro. Ma senza il duro lavoro – spiega – non ottieni nulla in cambio. A questa età c’è molta mentalità. Poi ho le mie qualità, il mio talento, ma penso che sia tutto nella mia testa. Se vuoi, puoi”. Nella lunga intervista, l’attaccante rossonero conferma di sentirsi in forma: “Miglioro e divento più completo ogni giorno che passa. E poi ho un allenatore che adatta il gioco a quello che posso”.

Milan, lesione al bicipite femorale per Ibrahimovic

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Milan, lesione al bicipite femorale per Ibrahimovic

“Solo tu puoi far tornare grande il Milan”

Ibrahimovic ricorda il giorno in cui decise di tornare a vestire la maglia del Milan, nonostante ci fossero insistenti voci che lo davano alla corte di Mihajlovic. “Prima di Natale, il Milan ha perso malamente contro l’Atalanta e così mi hanno chiamato. Quindi c’erano Milan e Bologna – confessa – ma non si tratta di contratti ma di ottenere la massima adrenalina. Ogni giorno, quando ti svegli alle 7-8, hai dolore al corpo ma devi andare in palestra. Per affrontarlo ogni giorno devi essere motivato, avere obiettivi che vuoi raggiungere, con cui vuoi avere successo. Allora ho detto a Mino (Raiola, ndr): ‘Chi ha più bisogno di me?’ e lui ha semplicemente: ‘Milan! Solo tu puoi fare del Milan quello che era tanti anni fa’. Non si tratta di contratti, il rapporto con Sinisa significa più di qualsiasi proposta di contratto”.

Milan, lesione al bicipite femorale per Ibrahimovic

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Vincere anche a 50 anni

La strada non è però stata tutta in discesa. “Cerco di concentrarmi meno su ciò che è fuori dal campo – spiega – I primi sei mesi dopo il mio arrivo non è stato facile lavorare, non sapevo se l’allenatore sarebbe rimasto, non sapevo nemmeno se io sarei rimasto. Ma il club voleva cambiare filosofia e, passo dopo passo, oggi siamo diventati forti”. E sul futuro? “Continuerò finché posso fare la differenza, altrimenti non è divertente. Devo sentirmi vivo. Continuerò comunque il più a lungo possibile: come dice Mino: spremi l’arancia finché puoi”. Considerando che ha vinto il suo dodicesimo Pallone d’Oro svedese a 39 anni, “cercherò di vincerlo anche a 50”.

Milan: non c'è Ibrahimovic, ma i sorrisi sì

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Milan: non c’è Ibrahimovic, ma i sorrisi sì

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