Milan, Ibra torna e rilancia. L’idea è esserci contro il Torino

Dopo il Natale in famiglia, lo svedese a Milano con la compagna. Ok gli esami al polpaccio, ma ci vorranno almeno dieci giorni per rivederlo in campo. E il club non pensa di prendere un suo vice

Aspettando Zlatan. Che è arrivato a Milanello dopo aver fatto bagni nella neve e fisioterapia anche nei giorni di festa, ossigenazione, caccia agli animali selvatici e chissà cos’altro nei suoi giorni in Svezia. Adesso torna a Milano con la moglie Helena e non vede l’ora di tornare in campo in campionato. Gli esami clinici sono andati bene, la lesione al polpaccio del campione svedese è guarita e tutti al Milan sperano che possa tornare prima possibile, Anche lui, come è logico. Ma bisognerà aspettare e anche se Zlatan preme per tornare, è difficile immaginare una data diversa da Cagliari-Milan, 18 gennaio. Vederlo in azione in tempi accelerati è difficile. Certo non per la ripresa del campionato a Benevento e neppure per il big match della Befana contro la Juventus.

con helena

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Certo è che Zlatan sarà presente nel finale del girone d’andata e che potrebbe anche rientrare in anticipo per la doppia sfida con il Torino fra Coppa Italia e campionato. Il fuoriclasse svedese è tornato a Milano dopo le vacanze passate con la famiglia in Svezia e con lui c’è anche la compagna Helena, che mancava da un po’. Nostalgia della città che hanno tanto amato tutti e due? E chi lo sa. Più che altro forse la voglia di passare insieme il Capodanno e di salutare il 2020 che a Zlatan ha portato tante cose buone. E’ stato un anno orribile per via del Covid, lo sport è rimasto bloccato a lungo. Ma Ibrahimovic, per quanto coinvolto in prima persona, dato che il virus ha colpito anche lui, è rimasto vigile. Con l’obiettivo di sempre. Vincere.

sogno scudetto

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L’idea è lo scudetto? E chi lo sa. Il successo in campionato è un obiettivo che raramente Zlatan fallisce, ma non sarà facile raggiungerlo con questo Milan. Le annotazioni sono sempre le solite: manca un vice Ibra, a patto che abbia senso trovarne uno (e al momento sembra l’ultima preoccupazione del club rossonero). Meglio cercare un mediano e prima di tutto un difensore centrale (Simakan dello Strasburgo). Quindi alla fine l’alter ego di Zlatan sembra essere l’ultima delle preoccupazioni del settore tecnico del Milan e dell’allenatore Pioli. Il direttore Maldini è al lavoro, ma notizie non ce ne sono. Scamacca potrebbe piacere, ma costa troppo: le pretese del Sassuolo sono considerate eccessive. Jovic era stato preso in considerazione in caso di addio di Zlatan, poi tutto è passato nel dimenticatoio. L’ingaggio del giocatore del Real Madrid (5 milioni netti l’anno) è insostenibile per le politiche della proprietà. Il fondo Elliott spenderà se ci sarà una occasione da cogliere. Ma bisognerà scegliere un attaccante valido a prescindere, non soltanto per il mercato di gennaio, che spesso riserva delusioni. E la proprietà del Milan ormai lo ha imparato.

conti e realtà

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In definitiva, il club rossonero non si imbarcherebbe mai in operazioni alla Pellè: l’idea è trovare giocatori che vadano oltre i sei mesi e l’emergenza di gennaio aperta dall’infortunio di Ibrahimovic. Che è parzialmente rientrato e soprattutto non sembra destinato ad orientare il mercato del Milan. Prima missione il difensore, con Simakan dello Strasburgo ormai nettamente in pole position, poi il resto. Ibrahimovic deve soltanto rientrare e portare avanti una striscia di record lunghissima, anche se messa in discussione dalla galoppata dell’Inter.

concetti

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Basterà, non basterà? Fino a qui, il Milan ha raccolto il doppio dei punti rispetto alle prime 14 giornate dello scorso campionato e ha segnato molti più gol (32 contro 13). E quindi ecco, effetto Ibrahimovic e non soltanto. Il Milan potrebbe anche decidere di arricchire la rosa, ma la prima missione è non turbare i meccanismi del bellissimo giocattolo assemblato da Pioli. Quindi Scamacca chi lo sa, ma il Sassuolo ha sparato alto e al Milan ci stanno pensando. Quanto alla difesa, il recupero di Kjaer, che si è allenato in gruppo, è la notizia gradita e il resto si vedrà. Al Milan ormai si pensa a chilometro zero. Zero da Milanello.

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