Milan, Ibra rilancia subito: “Ora l’obiettivo è vincere lo scudetto”

Zlatan dopo l’eliminazione: “Non meritavamo di uscire. Se arriviamo in Champions va bene, ma l’obiettivo è vincere un titolo. Il futuro? Per ora non dico nulla”

Ha lasciato il campo ruminando rabbia, bofonchiando amarezza verso l’arbitro e verso una serata diventata improvvisamente storta quando pareva poter prendere una piega ben diversa. Zlatan Ibrahimovic si è lamentato per una (vistosa) trattenuta in area di Wan-Bissaka nei minuti di recupero, ma anche per i gol sbagliati. Compreso il suo colpo di testa. Quando Pioli lo ha buttato nell’arena al minuto numero 20 della ripresa, l’intero universo rossonero si è consegnato a lui. Si è messo come sempre nelle sue mani. Pensaci tu, Zlatan. Impresa resa più complicata dall’assenza delle ultime settimane a causa di un altro guaio muscolare che ha indotto Pioli a farlo partire dala panchina.

Z è entrato e ha subito scaldato i guanti a Henderson. Un colpo di testa da pochi passi, imperioso nello stacco su Shaw, sovrastato da decine di centimetri, ma infranto contro il colpo di reni del portiere inglese. “Ero sicuro che potesse entrare, invece era troppo centrale. Come contro l’Inter, ho preso il portiere e mi dispiace, doveva entrare”, ha raccontato lo svedese a fine gara.

Responsabilità

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Si è presentato lui (non solo lui, comunque) davanti alle telecamere, mettendoci la faccia dopo un’eliminazione che brucia. E ha usato come sempre parole da leader, che gli sgorgano spontanee. “Non meritavamo di uscire, ma questo è il calcio. Si impara anche dai momenti negativi per crescere. Tanti assenti? Non voglio avere scuse, siamo in 26 e ognuno di noi è pronto a giocare. Ognuno di noi si prende le sue responsabilità e gioca. Bisogna essere più forti di quanto è successo oggi, migliorare ancora di più”. L’analisi è molto lucida, con pregi e difetti della prestazione di squadra. “Sono state due partite ben giocate, stavolta è mancato il gol, abbiamo fatto un errore dietro e loro hanno segnato. Questo è il pallone, se non sfrutti le occasioni è più difficile passare”.

Mentalità

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E sentite come inquadra gli ultimi due mesi di stagione: “Il campionato non è finito, bisogna continuare e andare avanti in questa annata fatta molto bene. Io voglio giocare per vincere qualcosa, siamo secondi e bisogna continuare per cercare di vincere il campionato. Se arriviamo in Champions va bene, ma l’obiettivo è vincere un trofeo”. A dispetto del distacco dall’Inter e con buona pace di chi crede che il Milan ormai debba solo guardarsi le spalle. “La squadra crede in ciò che stiamo facendo, lavora e fa sacrifici. C’è una mentalità vincente, anche in allenamento nessuno vuole perdere ed è una mentalità che ho portato io. I giocatori adesso sanno prendersi le responsabilità. Il futuro? Non posso dire nulla, al momento siamo qua”.

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