Milan, i retroscena di Kalulu: “Quando arrivai mi chiesi cosa stessi facendo…”

Tra le rivelazioni del Milan campione d’Italia 2022 Pierre Kalulu merita un posto di riguardo. Il difensore francese classe 2000, alla seconda stagione in rossonero, ha saputo costruirsi il proprio spazio dopo l’infortunio di Simon Kjaer, convincendo Stefano Pioli a preferirlo ad Alessio Romagnoli, centrale di ruolo, per fare coppia con Fikayo Tomori nella seconda e decisiva parte di campionato.

Milan campione, il gol decisivo di Kalulu all’Empoli

L’ex Lione non ha tremato, mostrando una maturità e un livello di prestazioni sorprendente per la sua età e per il ridottissimo bagaglio di esperienza accumulato fino a quel momento e infiocchettando il tutto con il gol-partita contro l’Empoli, che ha regalato un successo fondamentale nella corsa al titolo.

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Kalulu: “Quando arrivai al Milan avevo solo paura del Covid…”

Intervistato da Vista per la prima puntata della serie “City Stade”, Kalulu ha raccontato diversi retroscena dei due anni vissuti a Milanello, in particolare sul proprio approccio ad una realtà completamente nuova per chi proveniva direttamente dalla seconda squdara dell’OL: “Era un periodo difficile per il Covid, sinceramente pensavo solo a quello più che alla carriera. Avevo paura della quarantena, al punto che anche mentre facevo la visita medica, mi chiedevo cosa ci stessi facendo lì in quel momento. Ma appena ebbi i documenti davanti e firmai, non ci pensai più perché ormai faceva parte del passato. E prima di firmare al Milan non avevo mai firmato un contratto da professionista...”.

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“Non giocai per quattro mesi, poi…”

Il difensore ha poi ricordato il difficile periodo di ambientamento: “Ricordo che nei primi quattro mesi non ho giocato, la mia prima partita con il Milan è arrivata tardi, in trasferta contro lo Sparta Praga in Europa League, non ho giocato per 4 mesi, ma dovevo adattarmi perché in Italia si gioca un calcio molto differente rispetto alla Francia. L’ultima partita in Europa League l’ho giocata da centrocampista di sinistra: il mister mi chiese se avessi già giocato lì, risposto di sì, ma avrei detto la stessa cosa anche se non fosse stato vero. Avevo voglia di giocare”. Poi arriva un retroscena su Zlatan Ibrahimovic: “Zlatan mi parlava spesso durante il mio ambientamento. Mi ha sempre incoraggiato molto e fatto tante domande sul mio background calcistico“.

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