Milan-Giroud, ultimi dettagli con il Chelsea. Pronto lo sbarco in città per lunedì

Forse oggi ci sarà la fumata bianca: per il francese un biennale a tre milioni, con una opzione per il terzo anno

Olivier Giroud conta di essere a Milano lunedì per le visite mediche. Prima, però, il Milan e il Chelsea devono fare l’ultimo sforzo per venirsi incontro. L’iniziativa del club rossonero di offrire un milione per ottenere il via libera ha sbloccato una trattativa che sonnecchiava ormai da settimane. C’era una questione di principio: quella di avere a zero un giocatore con un contratto già scaduto. Ma Marina Granovskaia ha tenuto duro, facendo leva su quel rinnovo unilaterale del 30 aprile scorso.

Differenze

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Adesso la richiesta del Chelsea è scesa a 2 milioni di euro, anche se inizialmente la manager russa era partita dalla richiesta di 5. Poi, l’asticella era scesa gradualmente a 3. Ora siamo alle battute (speriamo) finali. Magari già oggi potrebbe arrivare l’attesa fumata bianca, ma i precedenti con Tomori consigliano cautela sino all’ultimo minuto. Di sicuro Stefano Pioli è il più soddisfatto di questa svolta in positivo, visto che aveva chiesto a gran voce un punto fermo per l’attacco. È vero che Ibra sta anticipando i tempi di recupero, ma l’ingaggio della torre francese serve evidentemente a dare peso ed esperienza al reparto offensivo, in vista di una stagione che vede rossoneri tornare in Champions League.

A settembre Olivier compirà 35 anni e ha tutti i requisiti per alternarsi con Zlatan lì davanti. O magari giocare anche al suo fianco. Questo si vedrà. Di sicuro lui parte da un progetto biennale, visto che il Milan gli garantisce un contratto da 3 milioni netti (più bonus) sino al 2023, con opzione di rinnovo per la terza stagione. È già convenuto tra le parti che se tutto andasse per il verso giusto il prolungamento al 2024 sarebbe automatico. In caso contrario Giroud ha già dato disponibilità a farsi da parte.

Nuovo round

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E comunque questo nuovo affare in vista con il Chelsea conferma che (nonostante gli intoppi) i rapporti con la società di Abramovich sono buoni. Anche perché all’orizzonte c’è un’altra preda cara ai rossoneri, quel Bakayoko che già tre estati fa aveva fatto il viaggio verso Milano con reciproca soddisfazione. Poi, è arrivata anche l’esperienza napoletana. Adesso il centrocampista francese, rientrato dal prestito, è di nuovo a disposizione dei Blues. Anche per lui vale lo stratagemma del rinnovo unilaterale sino al 2023: ecco perché in questa fase la trattativa non è decollata.

Attenzione, però, all’insidia del Napoli. Proprio in questi giorni Luciano Spalletti ha chiesto ad Aurelio De Laurentiis di confermare Bakayoko. E il club azzurro si è rifatto sotto con Marina Granovskaia. Da parte sua il giocatore ha preso tempo, avendo già in corso il dialogo con i rossoneri. Ma è chiaro che questo ingresso in scena increspa le acque. Il Milan che fa? Aspetta di giocare la partita in tempi lunghi o decide di entrare in scena subito anche su questo fronte?

Poi Diaz

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Intanto nell’agenda di Maldini e Massara è in evidenza il nome di Brahim Diaz. I contatti con il Real Madrid sono ormai maturi per l’intesa finale per un prestito con diritto di riscatto per 22 milioni e contro-riscatto blanco a 27. Il giocatore è contento di questa soluzione. Tutto lascia credere che la prossima settimana si possa arrivare ai tanto attesi annunci. Invece per il portoghese Dalot il Manchester United continua a fare melina: gli inglesi vorrebbero rinnovare il prestito secco, ma in via Aldo Rossi premono per avere un’opzione di acquisto. C’è ottimismo, anche se tutto procede molto lentamente.

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