Milan, Giroud pronto a esultare in Europa

MILANO – Di questo passo, raggiungerà la doppia cifra stagionale molto prima dell’anno scorso: parla per lui l’inizio di campionato a tutto gas. Ora però Olivier Giroud ha in testa solo uno step, quello europeo. Ai traguardi, in settembre è meglio non pensare. Piuttosto, il primo gol europeo con il Milan lo aspetta. Magari già mercoledì, quando Pioli non avrà ancora tamponato l’emergenza nel reparto. Intanto, Giroud segna e il Milan vince: è successo regolarmente, a margine delle diciassette esultanze rossonere del francese tra l’anno scorso e questo segmento iniziale. Un particolare che non sfugge, però estende l’alta aspettativa a una Champions League che il Milan deve aggredire.

Giroud decisivo su rigore: festa Milan in casa della Sampdoria

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Re di Coppe

Sperando che Giroud si ricordi dello status avuto con sé una volta sbarcato dal Chelsea, quello del re di coppe. Vedere per credere: diciassette gol in ventisei presenze coi Blues sulla scena internazionale. Exploit che ha portato a Londra prima l’Europa League e poi la Champions. Assieme a un Mondiale vinto da titolare con la Francia. Ma è la storia recente di Giroud che depone a suo favore: peraltro Olivier per trovare il gol in trasferta col Milan stavolta non ha dovuto attendere il periodo di fine inverno. Il rigore calciato di prepotenza a Marassi ha accentuato il periodo di forma invidiabile, fatto di tre gol e un assist nelle ultime quattro giornate. Per l’Europa, allora, gli toccherà un’altra serata in cui chiamare a raccolta le energie. Senza l’espulsione di Leao, probabilmente la partita di Giroud contro la Sampdoria sarebbe durata meno. Dal 27 agosto a oggi, il francese è sempre stato titolare nel Milan. Tolti i due subentri iniziali in campionato, allora, ha ripreso da dove aveva terminato lo scorso anno. Incidendo subito: quel gol contro il Bologna è stato anche il 300° in carriera per Giroud. Che adesso ha la Champions nel mirino: battere la Dinamo Zagabria mercoledì può passare anche dai suoi gol. Altrimenti l’occasione successiva capiterà proprio contro il Chelsea, a inizio ottobre. Ma Pioli chiede a Giroud di non fermarsi sul più bello.

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Tour de force

Dopo l’immediata ripresa degli allenamenti a Milanello, ieri Olivier ha fatto visita – con Calabria – a Pierre Gasly e Yuki Tsunoda dell’AlphaTauri presso il circuito di Monza per regalare loro due magliette del Milan. Un pomeriggio di relax incastrato nel tour de force rossonero, che contempla a metà settimana una partita da vincere per non mettere in salita il girone di Champions anche quest’anno. Con un Giroud in queste condizioni, si può fare. Anche perché il francese non partiva così bene in campionato da sei anni: era la sua ultima stagione completa nell’Arsenal, un inizio da tre gol in sei partite nell’autunno del 2016. Per il resto Giroud si è dedicato spesso e volentieri, appunto, ai gol dal profumo europeo. Tra lui e Ibrahimovic, in ogni caso, il Milan ha sempre avuto la garanzia del gol da giocatori in età non più verde. A proposito, domani Zlatan comincerà il percorso di fisioterapie a Milanello. Il centro sportivo sarà il quartier generale dello svedese, destinato a tornare in campo a gennaio.

Giroud lancia il Milan

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