Milan già in forma campionato: a Marsiglia la vittoria più convincente dell’estate

I gol di Messias e Giroud ammutoliscono i 60 mila del Velodrome. Rossoneri okay sotto tutti i punti di vista: gambe, testa e tattica. Dopo otto mesi si rivede Kjaer

dal nostro inviato Luca Bianchin

31 luglio – Marsiglia (Francia)

Il Milan non ha più paura nemmeno dei fantasmi. Il Marsiglia lo ha invitato per l’amichevole più affascinante della sua estate e a bordo campo gli ha fatto trovare Basile Boli, l’uomo dell’1-0 nella finale di Champions League 1993. Comprensibile ma… non un regalo di benvenuto. Questo nuovo Milan è passato oltre il brutto ricordo e ha omaggiato tutta Marsiglia con una gran bella partita. Risultato finale: 2-0, gol di Messias e Giroud nel primo tempo. Abbastanza per allargare il sorriso a meno di due settimane dall’inizio del campionato: Pioli è pronto.

Bilancio

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La notizia migliore per i milanisti è la sicurezza. L’estate non ha fatto evaporare gli automatismi dello scudetto e il Milan palleggia sicuro, riduce al minimo le perse, aggredisce quando può e crea situazioni offensive. I migliori forse sono stati Messias – un gol e un assist –, Giroud e Theo Hernandez ma questo conta il giusto: contano i meccanismi ripetuti a memoria, la chiara sensazione di vedere una squadra, non undici giocatori forti. Charles De Ketelaere, che a Bruges non può non essersi collegato per vedere qualche immagine, può arrivare tranquillo. La pressione non mancherà ma questa squadra non ha bisogno di un salvatore della patria.

I gol e…

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La cronaca della partita è molto legata ai gol che, tra il minuto 11 e il minuto 28, l’hanno indirizzata, complice un Marsiglia molto deludente. Uomo di serata Messias, che si affaccia su agosto con l’aria di chi vuole aggiungere un nuovo colpo di scena al libro della sua vita, già piuttosto clamoroso. Nell’azione del primo gol, ha chiuso con un sinistro in zona incrocio una giocata in diagonale Theo-Rebic-Brahim. Per il 2-0, ha tagliato fuori Kolasinac con uno stop di petto e aperto la porta a Giroud, che dal dischetto ha fatto quello che fanno i numeri 9: piatto all’angolo. Oltre a questi episodi, pochino. Un gol mancato – anzi, mangiato – da Diaz poco dopo il 2-0 nel primo tempo. Nel secondo, un grande esterno di Payet che ha portato a un’occasione per Klauss, una parata di Maignan su Milik, l’espulsione di Isaak Touré a una decina di minuti dalla fine e qualche occasione finale. Queste: una doppia occasione con Lazetic a un passo dal tris, un tiro di Gabbia deviato in angolo e un colpo di testa pericoloso di Kjaer.

Kjaer torna

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Ecco, Kjaer. Il ritorno di Simon è l’altra grande notizia di serata. Il danese ha giocato un quarto d’ora, a otto mesi (quasi) esatti dall’infortunio di Genoa-Milan e dalla ricostruzione del crociato anteriore del ginocchio sinistro. Livello 1 del videogioco: difficoltà bassa. Bello però vederlo in campo. Soprattutto, fondamentale averlo da agosto per le rotazioni in difesa, la scelta di mercato sul centrale e l’ipotesi difesa a tre. Simon al braccio sinistro aveva una fascia rossa: capitano.

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