Milan, ecco il safari nel deserto: Pioli fa gruppo anche così

L’escursione dopo l’allenamento di questa mattina: dalla visione del Mondiale al padel, rossoneri sempre più uniti

dalla nostra inviata Alessandra Gozzini

17 dicembre – Dubai

Ci sono giorni che più di altri rafforzano lo spirito del gruppo. Per esempio quello con la squadra immersa tra la folla che celebra lo scudetto: migliaia di persone e il Milan che fa festa sul pullman scoperto. Oppure, altri mezzi e decisamente altro scenario: su dei fuoristrada lontano dalla gente, letteralmente in mezzo al deserto.

Dubai offre anche questa possibilità e oggi il gruppo partirà per un’escursione tra le dune: in mattina il lavoro defaticante tra piscina, palestra e spiaggia dell’hotel, nel pomeriggio la gita sulla sabbia. Un team building lontano da occhi indiscreti. Non che al Milan occorra lavorare sullo spirito del gruppo, elemento che tutti i protagonisti indicano come il vero segreto del successo del maggio scorso. Ma un modo per legarsi ancora di più, in un contesto originale. Potrà servire quando tutto tornerà nella normalità, con il lavoro a Milanello e la ripresa della stagione. Un sistema in più per sentirsi parti integranti di un gruppo: vale per gli ultimi arrivi dell’estate scorsa, per i giovani che qui sono aggregati alla prima squadra, e per i grandi saggi dello spogliatoio.

Da Dubai ci sono altri esempi di collaborazione. Ibra che segue la squadra nell’amichevole contro il Liverpool: poteva restare nel lusso dell’hotel della squadra, ma ha preferito perdersi nel traffico della città, penitenza necessaria per arrivare dalla spiaggia dell’alloggio rossonero allo stadio Al Maktoum. O la visione di gruppo delle gare del Mondiale. O ancora il padel dello staff in albergo quando il lavoro sul campo e le analisi video sono ormai concluse.

Gestione

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Prima della gita nel deserto la squadra si ritroverà per un lavoro leggero in hotel: da valutare le condizioni di Origi (che con Diaz e Saelemaekers sarà poi protagonista di un evento commerciale con Puma), come degli altri che ieri non hanno partecipato all’amichevole con il Liverpool: Kjaer e De Ketelaere sono arrivati da poco, Brahim ha seguito spesso un percorso personalizzato, così come Messias. Per Tomori semplice turn over. Tutti pronti per il ritorno del campionato. Resta da valutare il solito Maignan, assente anche ieri. Nei prossimi giorni negli Emirati il portiere francese continuerà a seguire una tabella di lavoro specifica, e dovrebbe essere escluso anche dall’ultimo test internazionale, il pomeriggio del 30 dicembre nello stadio del Psv Eindhoven. La parola d’ordine dello staff è cautela, dopo il primo infortunio al polpaccio e la successiva ricaduta: un errore da non ripetere. Solo quando Mike sarà perfettamente recuperato, avrà il via libera per tornare in campo. Il clima di Dubai nel frattempo lo ha aiutato: continuerà a essere studiato giorno dopo giorno, con l’obiettivo di essere in porta alla ripresa del campionato.

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