Milan, domani c’è il Newcastle: San Siro si prepara a riaccogliere Tonali. E Pioli…

L’accoglienza di Curva Sud e tifosi sarà decisamente migliore per Sandro, che torna per la prima volta da avversario. Resta l’incognita del “trattamento” per il tecnico, la cui preparazione al derby è stata criticata in un comunicato del tifo organizzato

Dal nostro inviato Marco Pasotto

18 settembre – milanello (varese)

Come se non fosse mai andato via. Come se fosse ancora a casa sua. Nei giorni di ritiro azzurro a Milanello, prima della partita con l’Ucraina, l’occhio delle telecamere ha restituito immagini di Sandro Tonali che hanno fatto sobbalzare la gente rossonera. Sobbalzare di nostalgia, s’intende. Sandro appoggiato al muro della club house che chiacchiera fitto fitto con Pioli, Sandro che viene chiamato a gran voce dai tifosi (in maglia rossonera…) oltre il cancello e va da loro per selfie e autografi. Certo, da quando il numero 8 ha salutato tutti in fondo sono passate poche settimane, ma quelle immagini hanno fatto effetto. Il battesimo del primo San Siro nella sua terza vita calcistica – dopo Brescia e Milan – avrebbe dovuto essere Italia-Ucraina, ma s’è messo di traverso un guaio muscolare che l’ha cancellato dai convocati di Spalletti. E, per un po’, lo ha fatto temere di saltare anche la vera rimpatriata a San Siro. Quella di domani. Poi l’allarme è rientrato e Howe, già privo di Joelinton a centrocampo, ha tirato un sospiro di sollievo: Tonali contro il Milan ci sarà, e in vigilia parlerà pure in conferenza stampa accanto a lui.

chiacchiere

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La domanda allora è: come sarà accolto dal Meazza? La cartolina di Milanello dei giorni scorsi in fondo racconta già molto, ma la conferma arriva chiacchierando un po’ con qualche esponente della curva, così come con i tifosi degli altri settori: non c’è astio, non c’è acredine nei confronti di Sandro. Lì per lì, quando lo shock dell’addio aveva scosso gli animi, qualcuno sui social lo aveva maltrattato a parole, altri si erano impelagati in alcune dietrologie – è il Milan che l’ha costretto ad andarsene, mettendolo spalle al muro – ma poi ci aveva pensato il diretto interessato a sgombrare il campo dalle chiacchiere: scelta mia, per me è arrivato il momento più opportuno per cambiare. Ci saranno applausi, allora, quando Tonali domani sera entrerà in campo per il riscaldamento e gli farà strano avere addosso una divisa bianca e nera. Magari ci saranno applausi anche alla lettura delle formazioni ed è facile immaginare che Sandro saluterà, ricambiato, il pubblico milanista. Che, compatto, in pratica sostiene un solo concetto-chiave: la grande differenza tra Tonali e Donnarumma, che genera “trattamenti” agli antipodi, è dovuta al fatto che – agli occhi dei tifosi – Sandro ha pensato agli interessi propri ma anche a quelli del club dove è cresciuto e maturato; mentre a Gigio manca quest’ultima parte.

accoglienza

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Piuttosto, a proposito di trattamenti, in vista di domani ci sarà da capire quello riservato a Pioli. Il tecnico per i tifosi rossoneri è il primo e più o meno unico responsabile della disfatta nel derby. Il partito del #pioliout è tornato a gonfiarsi e a reclamare la sua testa. Ieri la Curva Sud, che ha sempre difeso il tecnico a spada tratta, ha pubblicato un comunicato in cui Pioli non viene espressamente nominato, ma è solo una sottigliezza stilistica: “Il valore delle parole è direttamente proporzionale al valore di chi le pronuncia. A te caro Milan non è questione di perdere derby ma il come li si perdono! Ancora una volta nello stesso identico modo. E probabilmente due domande di come si prepara sta partita qualcuno se le deve fare!”. Ecco. Ragionevole immaginare che l’accoglienza di San Siro per Tonali sarà decisamente migliore rispetto a quella per Pioli.

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