Milan, da Lang a De Ketelaere: giovani e vincenti con un pedigree giusto

MILANO – Giovani e vincenti, il Milan li vuole così. Con un pedigree di tutto rispetto. Il palmares dei potenziali nuovi acquisti rossoneri parla già per loro. Inglobando qualcosa come tredici scudetti negli obiettivi di questo mercato milanista, oltre a quanto hanno vinto Origi e Adli che sono sicuri di un futuro da queste parti. Ricapitolando: un totale di 35 trofei, compreso l’Europeo vinto da Renato Sanches con il Portogallo nel 2016. Un titolo che allora gli consegnò un primato: quello di giocatore più giovane a trionfare in un Europeo, guarnito dal premio come miglior giovane in quel torneo. A parte Pobega, di rientro al Milan dal prestito al Torino, solo giocatori che hanno riempito come si deve la propria bacheca.

Garanzia sul futuro

In questo la linea-guida è già stata tracciata un anno fa. Da Maignan, campione di Francia con il Lille, passando in particolare per un Giroud fresco di vittoria della Champions League con il Chelsea. Origi avrebbe potuto emulare il predecessore – dopo essersi fatto sentire in dicembre a San Siro, nella partita che estrometteva il Milan dall’Europa – ma si è fermato al secondo posto in Champions. A titoli, in ogni caso, Origi è messo piuttosto bene: l’Europa più nobile l’ha conquistata tre anni fa segnando in finale – mentre il Barcellona si ricorda ancora quella doppietta da rimonta nel turno precedente – aggiungendoci nel tempo anche una Premier League assieme allo strapotere internazionale con Supercoppa e Mondiale per Club. Lo stesso Sanches, il più vicino a vestirsi di rossonero come spieghiamo a parte, a 24 anni ha già vinto in giro per il continente anche a livello di club. Tra Francia, Portogallo e Germania (due volte) è riuscito regolarmente a centrare lo scudetto. Insomma, una garanzia sul futuro. Un po’ la stessa missione che si era dato Brahim Diaz: lo spagnolo, a sua volta, ora ha vinto il titolo nazionale in tre campionati diversi. Adli ha imparato sin da subito a nuotare in mezzo agli squali: a nemmeno 18 anni, col Psg conquistava quattro trofei nella medesima stagione.

L’età dell’oro

Non solo gol, anche successi di squadra: è quello che portano in dote sia Lang che De Ketelaere, entrambi nell’orbita del Milan. L’olandese ha vinto in patria e fatto incetta di scudetti anche dopo essersi trasferito in Belgio: il totale fa sette trofei a 23 anni (compiuti ieri). Il suo compagno nel Bruges, invece, è più giovane ma ha un’altrettanta dose di credibilità con tre campionati ottenuti in serie. Infine, c’è Botman che un anno fa interrompeva con il Lilla l’egemonia del Paris Saint Germain in Ligue 1. Il deludente decimo posto di questa stagione in campionato non vanifica un recente passato sulla cresta dell’onda. 

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