Milan: con Mati non svolti 6 novità, manca il colpaccio

Era cominciato tutto con un colpo a effetto e gli ultimi giorni del condor hanno regalato un’altra sorpresa: ma l’affare chiuso in extremis con Mati Fernandez, pur offrendo a Montella una risorsa in più, di fatto non sposta più di tanto né la qualità complessiva della rosa, né il giudizio negativo sul mercato del Milan. I 9 milioni spesi per Gianluca Lapadula a fine giugno, quando la cessione ai cinesi era ancora soltanto una possibilità, sembravano il preludio di un’estate diversa. E invece la battuta di Montella sul bonifico sbagliato, con riferimento agli investimenti ingenti dei nuovi proprietari dell’Inter, sono lo specchio di tre mesi vissuti all’insegna del “vorrei ma non posso”, soprattutto per Galliani.

Gustavo Gomez in azione contro il Napoli. Afp

Gustavo Gomez in azione contro il Napoli. Afp

svaniti — Anche l’ultimo giorno ha messo l’acquolina in bocca ai tifosi con i vani tentativi per Fabregas e Wilshere di fatto sfumati sul nascere. Del resto il Milan aveva messo gli occhi su Zielinski e Musacchio, aveva convinto persino i calciatori, ma senza soldi nelle casse del club, ha dovuto rinunciare a entrambi, così come non ha potuto chiudere per Bentancur, nonostante l’autorizzazione di Berlusconi a un’eventuale operazione da 15 milioni, o ancor prima per Pjaca, che ha preferito la Juve. Galliani ha incontrato enormi difficoltà addirittura “in uscita” e forse, da questo punto di vista, non gli è andata troppo male: l’accordo col West Ham per la cessione di Carlos Bacca a 30 milioni era stato già trovato (proprio per arrivare a Musacchio…), ma il colombiano ha rifiutato e così la società ha dovuto cambiare strategia. Al contrario la chiusura della trattativa coi cinesi (anche se il closing vero e proprio non c’è stato) non ha modificato più di tanto la situazione portando a Milanello Gustavo Gomez e Sosa, non esattamente due prime scelte.

arrivi — Vangioni, Lapadula, Gustavo Gomez, Sosa, Pasalic, Mati Fernandez. I nuovi acquisti del Milan sono sei e nessuno di questi è riuscito o riuscirà a dare una sterzata alla campagna abbonamenti: l’esterno argentino è arrivato a parametro zero, gli ultimi due centrocampisti in prestito, per gli altri tre giocatori sono stati spesi nel complesso 24,5 milioni (che salgono a 25,5 considerando il prestito oneroso di Mati Fernandez). Rispetto agli oltre 80 della passata stagione, il passo indietro è evidente: alla fine, visto il Milan delle prime due giornate, l’unico vero affare potrebbe rivelarsi il rientro di Suso dal prestito al Genoa.
dubbi — Lo scetticismo su Sosa è giustificato dall’età (31 anni) e dalla precedente esperienza a Napoli; Lapadula è un debuttante in A e potrebbe trovare difficoltà a trovare spazio insieme a Bacca nel 4-3-3; Gustavo Gomez è tutto da scoprire, magari ha la “garra” sudamericana, ma non l’esperienza che serviva per far crescere meglio Romagnoli, trattenuto nonostante la ricca offerta del Chelsea; Vangioni è ancora oggi un oggetto misterioso e con ogni probabilità rimarrà tale; le doti tecniche potrebbero non bastare a Pasalic e Mati Fernandez per conquistare San Siro, ma almeno sono funzionali al progetto tattico di Montella. Dalla rosa sono spariti i bad boy (Balotelli, Mexes, Menez, Boateng) e un leader come Abbiati, ma quello che più preoccupa è che non è arrivato nessuno in grado di far svoltare una squadra che da tre anni è fuori dall’Europa.

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