Milan, con le big fai più fatica: finora solo due vittorie con le romane

Quest’anno i rossoneri hanno battuto solo Lazio e Roma, poi hanno perso con l’Inter, con la Juve e due volte con la Dea. E a San Siro domenica ci saranno proprio i giallorossi

Francesco Pietrella

12 gennaio 2024 (modifica alle 13:54) – MILANO

Si può dire che il Milan inciampa spesso davanti a una squadra di pari livello o quasi. Quest’anno è successo con l’Atalanta in campionato, nel derby con l’Inter, con la Juve, con il Napoli e di nuovo con la Dea ai quarti di Coppa Italia, eliminati da una doppietta di Koopmeiners. Contando le sette sorelle – e in attesa del ritorno con la Roma di domenica -, i rossoneri hanno battuto solo le due romane, mentre in Champions hanno rifilato due gol al Psg. Al tempo stesso, però, hanno incassato tre gol sia contro il Borussia sia contro i parigini all’andata. Insomma, qualche problemino con le grandi c’è, anche considerando le annate precedenti.

trend

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L’anno scorso Pioli ha perso quattro derby su cinque. Ha vinto il primo, poi è uscito sconfitto dalla doppia sfida in semifinale di Champions, in Supercoppa e al ritorno. Il tutto incassando nove gol in cinque sfide. Quest’anno la tendenza è rimasta lo stesso: sconfitta da capogiro con cinque reti subite. Passando alle altre big, il Milan ha vinto due volte contro la Juve, due contro il Napoli tra campionato e Champions, una contro l’Atalanta e un’altra contro la Lazio. Si aggiungono i due pareggi con la Roma e i due k.o. contro la Lazio (4-0 all’Olimpico) e il Napoli (1-2 all’andata, senza contare il pari in Champions). Un’altalena. Il Milan ha alternato prestazioni convincenti – vedi il poker al Maradona -, a debacle senza alcun tipo di appello (Lazio). Un trend portato avanti anche quest’anno.

i motivi

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Le cause sono diverse. Pioli ha fatto leva più e più volte sul concetto di mentalità. Dopo il pareggio di Salerno ha parlato dei dettagli che fanno la differenza: “Avremmo potuto fare 4 o 5 gol. Dobbiamo lavorare tanto per diventare una grande squadra, intendo come mentalità. Abbiamo preso gol con un giocatore per terra”. Eccola qui la chiave di volta per capire questi cali. Soprattutto perché la sconfitta con la Dea è arrivata dopo un paio di buone prestazioni contro Sassuolo ed Empoli, e soprattutto dopo il vantaggio di Leao. Al netto degli errori individuali, i rossoneri hanno battuto solo le due romane. Hanno perso male contro l’Atalanta, con la Lazio e anche con l’Inter. Qualcosa dovrà cambiare. Soprattutto dalla prossima: a San Siro arriva la Roma. 

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