Milan, che numeri! Nessuno in Europa come i rossoneri dopo il lockdown

Basta dare un’occhiata al grafico qui sopra per vedere gli inciampi delle grandi d’Europa. Barcellona, Real e Liverpool, per esempio, ne hanno perse 3, il City 5, il Bayern una. Numeri che ci stanno, nell’arco di alcuni mesi. L’eccezione infatti è il Milan, anche se ormai le vittorie stanno diventando la norma. Fornendo anche una buona risposta a coloro che sottolineavano il valore non eccelso delle avversarie in questo primo scorcio di stagione. All’inizio magari è stato così, è vero, il calendario di campionato e i sorteggi di Europa League sono stati benevoli, ma poi l’asticella si è alzata con il derby e la trasferta di Glasgow. E il prodotto finale non è cambiato. Pioli è riuscito a mettere insieme un gruppo capace di rimediare alle assenze più pesanti (quasi) senza far rimpiangere chi non c’era. Soprattutto, il tecnico rossonero ha saputo dare a quasi tutti i giocatori l’opportunità di rendere al meglio. Collocandoli nelle zone di campo più adatte o migliorandoli a livello di approccio e atteggiamento. Stiamo parlando di una squadra che nelle cinque partite in cui Ibra non ha segnato – in quattro non c’era, poi quella col Celtic –, è stata capace di trovare la rete tredici volte con nove giocatori diversi. “Avevo chiesto alla società più di 12-13 titolari e sono stato accontentato”, ha sorriso Pioli nella notte di Glasgow. Se a gennaio il Milan sarà ancora lassù, è probabile che ne arriveranno altri.

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