Milan, che fai con Pobega? Dea in pressing, ma Pessina insegna…

Il centrocampista azzurro, protagonista con Mancini, è un rimpianto rossonero. Maldini&Co vogliono evitare il bis per un altro gioiello di proprietà: lo scenario

Locatelli insegna, Pessina pure, quindi il “caso Pobega” va valutato bene. Scenario: il centrocampista è di proprietà del Milan, ha un contratto fino al 2025 e viene da una bella stagione con lo Spezia, 6 gol alla prima stagione in A. Tradotto: lo cercano diversi club. In cima alla lista c’è l’Atalanta di Gasp, pronta ad accogliere il “maghetto” ventunenne a braccia aperte. Sul taccuino di Sartori, però, c’è anche Teun Koopmeiners, 23 anni, mediano dell’Az con 17 gol nell’ultima annata. Jolly di qualità, all’occorrenza anche centrale difensivo, specialista nei calci di rigore, tuttora è il vanto del settore giovanile “Oranje” (ha preso parte anche a Euro 2020, ma senza giocare mai). Tuttavia, nonostante l’interesse per l’olandese sia concreto, Pobega piace parecchio ai vertici della Dea. Rappresenterebbe una scelta più semplice, soprattutto da un punto di vista economico. Koopmeiners costa almeno 20 milioni (se non di più), Tommaso meno. E il Milan che fa?

Pessina…

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L’esempio Pessina è storia nota: nel 2017, dopo una sfilza di prestiti in giro per l’Italia (Lecce, Catania e Como), Matteo rientra nell’affare Conti con la Dea e viene spedito a Bergamo senza neanche una presenza in rossonero. Ha 21 anni, non ha mai giocato in Serie A e vanta solo una buona stagione a Como in Lega Pro con 9 gol. Sartori fiuta la plusvalenza e lo accoglie nei ranghi bergamaschi, anche se la prima stagione lo manda in prestito a La Spezia (38 partite e due gol in B nel 2017-18). Pessina viene valutato un milione, e nell’operazione viene inserita un’altra clausola: se il centrocampista dovesse raggiungere le 100 partite con l’Atalanta, il 50% sulla futura rivendita andrebbe perso. Matteo, fin qui, ha giocato 59 gare. Il prossimo anno, con un’altra stagione da 40 e più presenze, potrebbe superare quota 100. Ergo, il Milan incasserebbe giusto due milioni extra. Un rimpianto, considerando che oggi il giocatore vale almeno 20/25 milioni.

Corti in mezzo

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Ai rossoneri, quindi, conviene studiare una formula diversa in caso di addio, magari per non perderlo a titolo definitivo. Il prestito sarebbe l’opzione più conveniente. Maldini lo stima, la società ci crede. Prima di mandarlo in prestito a La Spezia l’ha blindato per altri cinque anni. Tuttavia, nonostante l’interesse di diverse squadre, Pobega potrebbe anche restare per giocarsi le sue chance. A centrocampo, almeno fin qui, il Milan è abbastanza corto: Kessie e Bennacer non si toccano, il riscatto di Tonali è in via di definizione, Meitè è tornato a Torino, mentre Krunic è il jolly tuttofare (più trequartista che mediano). Pobega potrebbe essere il quarto mediano a disposizione di Pioli, chiamato a un’altra stagione ricca di impegni. Futuro ombroso, ma obiettivo chiaro: evitare un Pessina bis.

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