Milan, che cosa ti manca? Tre caselle ancora da riempire in dieci giorni

Dopo l’arrivo di Florenzi, mancano ancora soprattutto un mediano e un trequartista. E il club sta per chiudere con Pellegri, terzo centravanti di prospettiva

Le caselle ancora da riempire sono diverse, alcune delle quali piuttosto importanti. E molti tifosi iniziano a percepire quell’ “ansia da chiusura mercato” che lo scorrere dei giorni amplifica. Allo stop delle trattative ne mancano dieci e il lavoro della dirigenza rossonera è destinato ad aumentare con il passare delle ore. Perché una cosa era abbastanza chiara fin dal giorno del raduno: con una capacità di spesa effettiva non altissima, era evidente che il Milan avrebbe mosso alcuni dei passi più importanti nel finale di mercato. Quando piste che prima sembrano impraticabili, possono diventare percorribili; quando richieste inizialmente esose, scendono di prezzo; quando la formula del prestito – strada primaria e nella maggior parte dei casi obbligata per il club rossonero – diventa un’opzione valida anche per chi deve cedere e non solo per l’acquirente. Ma dove avrebbe ancora bisogno di rinforzi il Diavolo? Vediamo reparto per reparto.

In porta

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Fra i pali è tutto sistemato, o quasi. Maignan è stato bloccato per tempo, già lungo la scorsa stagione, quando il club aveva prima capito e poi saputo che Donnarumma non avrebbe rinnovato. Dietro il francese confermato Tatarusanu come vice. In teoria balla ancora il terzo portiere: Plizzari potrebbe essere ceduto in prestito ancora una volta, in modo da fargli proseguire la crescita, ma occorrerebbe sostituirlo. Maldini e Massara in questi giorni si stanno occupando di svariati altri fronti, ben più caldi, e quindi in porta i rossoneri potrebbero restare così.

In difesa

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Tutto a posto nelle zone centrali, e tutto a posto anche a sinistra. La lacuna era a destra, dove Conti è in uscita (non è stato nemmeno convocato per l’amichevole di Trieste a Ferragosto). Ecco perché Florenzi è un nome “benedetto” da Pioli. Non solo perché l’azzurro offre più soluzioni tattiche, ma anche perché consegna all’allenatore un ballottaggio di alto livello con Calabria in quella posizione (e non solo lì). E per una squadra che vuole restare in pianta stabile nel giro della Champions, i dualismi ad alto livello sono vitali per alzare l’asticella di tutta la squadra.

A centrocampo

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Nelle ultime ore ha ripreso prepotentemente quota il nome di Bakayoko, perché in mediana (che si tratti di 4-2-3-1 o di 4-4-2 il succo non cambia) la coperta è corta da qualsiasi lato la si guardi. La rosa recita Bennacer, Kessie e Tonali. Fine. Pobega è stato provato in quei territori per tutte l’estate, ma è apparso fuori ruolo. E sarà ceduto in prestito. Manca quindi un quarto elemento non solo per le normali rotazioni fra campionato e Champions, ma anche in vista di gennaio quando Kessie e Bennacer voleranno in Coppa d’Africa. Bakayoko, dunque, e magari Adli. Prospetto decisamente interessante, anche perché oltre al mediano il francese del Bordeaux può agire sulla trequarti. L’arrivo di Bakayoko, quindi, non lo escluderebbe a priori.

Sulla trequarti

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Anche qui c’è da metterci mano e, assieme alla mediana, è la casella scoperta più importante. La partenza di Calhanoglu ha ovviamente aperto una voragine in quel ruolo, soltanto parzialmente compensata dal rinnovo del prestito di Diaz. Che da solo non può essere sufficiente. Come dicevamo, Adli è un nome che soddisferebbe anche questa zona del campo. In generale, però, va sottolineato che la dirigenza sta cercando un trequartista in grado di agire sia centralmente, sia sulla destra. Questo perché un altro giocatore che il Milan proverà a piazzare altrove è Castillejo.

In attacco

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Ibra e Giroud, coppia da decine di gol, coppia di vecchi saggi, di capobranco: siamo tutti d’accordo. Ma il club rossonero non ha intenzione di finire con loro al centro dell’attacco. La volontà è portare a Milanello anche un profilo giovane e di prospettiva da far crescere all’ombra delle vecchie querce. Il nome individuato inizialmente era quello di Kaio Jorge, poi approdato alla Juve. Così è arrivata la virata su Pellegri: la trattativa con il Monaco per un prestito con diritto di riscatto è molto ben avviata e potrebbe concludersi positivamente a breve.

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