Milan, Calabria e Kessie soluzioni estreme per il centro della difesa

Al momento sono disponibili solo due centrali di ruolo, Kjaer e Gabbia: che cosa potrebbe fare Pioli se venisse a mancare uno dei due?

In questi casi si dice che la sfortuna ci vede benissimo, oppure si tira in ballo la legge di Murphy. In effetti il Milan negli ultimi tempi non è esattamente baciato dalla buona sorte: i problemi di salute, infatti, vanno a colpire proprio là dove la coperta è già corta. Sia strutturalmente (al centro dell’attacco), sia perché l’infermeria è già piena (in difesa). E così Pioli è costretto a dedicare parte delle giornate di lavoro alla “preghiera”. Preghiera che, soprattutto nel reparto arretrato, non capitino altre rogne.

Quanti guai

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Ricapitoliamo. Romagnoli, reduce da una lesione al polpaccio destro rimediata lo scorso campionato, è clinicamente guarito ma ovviamente ha saltato tutta la preparazione e quindi il lavoro vero per lui inizia proprio in questi giorni. Pioli conta di poterlo riavere dopo la sosta, quindi per il derby del 18 ottobre. Stesso orizzonte temporale per Musacchio, operato a giugno alla caviglia sinistra: la prognosi era di quattro mesi, e quattro mesi saranno. Poi c’è Conti, fermo per un problema al polpaccio da inizio stagione. E infine l’ultima tegola, che ha colpito nuovamente il pacchetto centrale: la positività al Covid di Duarte, che ha ridotto a due i giocatori di ruolo al centro della difesa.

Due strade

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Questa la situazione, poco confortante. Ovvero, tutto sulle spalle di Kjaer e Gabbia, a cui sta venendo chiesto di crescere molto più in fretta di quanto dovrebbe accadere. E infatti Matteo sta pagando qualche logico passaggio a vuoto dovuto all’età e alla pressione, sebbene sia ben chiaro il valore del ragazzo e le ottime prospettive di carriera. Che cosa succederebbe, dunque, in caso di guai fisici, oppure di un cartellino rosso a Kjaer o Gabbia? Escludendo la pista che porta ai Primavera (Belloli, per esempio, si è allenato diverse volte con la prima squadra, ma il ruolo è troppo delicato per buttare nella mischia un altro baby), bisognerebbe adattare un giocatore che normalmente fa un altro mestiere. I nomi sono due: Calabria e Kessie. Il primo l’ha già fatto alcune volte in passato, quando è stata emergenza totale. E non è nemmeno andato male. In questo caso, dal momento che Conti è out, il terzino destro sarebbe Saelemaekers. Negli ultimi tempi Pioli l’ha impiegato sulla trequarti, ma il belga ha nelle corde il ruolo da esterno basso, che peraltro aveva ricoperto nelle primissime apparizioni in rossonero.

Per quanto riguarda Kessie, è il centrocampista più indicato come fisicità e atteggiamento per potersi piazzare davanti a Donnarumma. Al suo posto in mediana ci potrebbe andare Krunic e ovviamente Tonali, che al momento è molto indietro di condizione. Queste le opzioni a disposizione di Pioli: non granché, è evidente, non per nulla il Milan sta provando ad accelerare per portarsi a casa un nuovo centrale. Piace molto Fofana (St. Etienne), interessa Ajer (Celtic) e ovviamente va sempre di moda il “solito” Milenkovic, che però è una parrocchia molto cara. Restando in casa viola, Pezzella sarebbe un alternativa più conveniente.

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