Milan alla resa dei… Conti: battere il Parma può “costare” 7 milioni

Il riscatto del terzino da parte degli emiliani sarà obbligatorio solo in caso di salvezza. Altrimenti dovrà tornare a Milanello e giocarsi il futuro

Sulla strada per la Champions si fanno tanti incontri, tra cui qualche faccia nota. Quella di Andrea Conti, per esempio: sabato al Tardini il Milan cerca tre punti per non farsi risucchiare da chi insegue, ma per ottenerli dovrà dare un dispiacere al terzino destro che ha mandato in prestito in Emilia. Conti contro Ante Rebic, presumibilmente: un duello che a Milanello hanno visto tante volte. Il risultato di Parma sarà importante per la classifica, questo è ovvio, ma alla lunga potrebbe avere indirettamente qualche implicazione anche sul fronte mercato. Il motivo? La natura dell’accordo che ha portato Conti in gialloblù in inverno.

Classifica precaria

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Il riscatto del terzino, infatti, è stato fissato a 7 milioni. Ma il Parma sarà obbligato a esercitarlo soltanto se riuscirà a salvarsi. Penultima in classifica, in caso di sconfitta la squadra di D’Aversa subirebbe un altro duro colpo, un’ulteriore spinta verso la retrocessione. E se così fosse, ben difficilmente l’operazione potrebbe chiudersi come immaginato, togliendo di fatto al club di via Aldo Rossi un mini-tesoretto da reinvestire. Sia chiaro: il Milan ha ben altro per la testa che questo genere di calcoli, andrà in campo al Tardini senza pensare minimamente alla questione Conti. Ma l’intreccio tra economia e risultati sportivi, nel calcio di oggi, è un dato di fatto, in questa come in mille situazioni che coinvolgono altri club.

Rilancio

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Conti, dal canto suo, è in cerca di un riscatto molto più… personale. Non è un mistero che la sua avventura in rossonero non sia andata come sperato: tre interventi chirurgici, il ginocchio sinistro che ha fatto “crack” troppe volte, una fisicità limitata rispetto a quella straripante che aveva mostrato all’Atalanta, quando “arava la fascia” per tutta la partita da esterno destro del 3-5-2 di Gasperini. Una volta ristabilitosi, il 27enne lecchese è stato spesso in ballottaggio con Davide Calabria per il posto da titolare: duello vinto dal numero 2. Meglio, dunque, cambiare aria e provare a tornare ad alto livello giocando con più continuità. Ma chissà che voglia, sabato, di dimostrare al Milan quanto possa ancora dare.

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