Mihajlovic: «Toro, batti il Cagliari! Servono furbizia e concentrazione»

Mihajlovic: «Toro, batti il Cagliari! Servono furbizia e concentrazione»
© Marco Canoniero

«Taglierò le 200 partite in A da allenatore. Sono orgoglioso di questo risultato. Lavoro come se dovessi restare per dieci anni in granata, qui sto bene»twitta

TORINO – Due punti tra Lazio, Inter e Udinese. E’ l’ora di ricominciare a correre per il Torino, se vuole restare sull’euro-carro. E’ esattamente quello che pensa – e che dice – Mihajlovic, alla vigilia della gara interna con il Cagliari. Quando Miha taglierà le 200 partite in A. “E potevamo essere anche più di 200, se non avessi allenato la Nazionale serba. E’ motivo di orgoglio raggiungere questo traguardo, ho dato sempre il massimo, spero di raggiungere numeri ben più grandi in futuro. I momenti peggiori sono stati tanti, i momenti migliori devono ancora arrivare. Qui mi trovo benissimo, sono stato accolto bene. Lavoro come se dovessi rimanere per dieci anni, ma so anche che il mio lavoro dipende dai risultati. E che potrei andare via anche domani, allora. L’importante è dare sempre il massimo. Come uomo e come professionista. E’ stato apprezzato tutto questo durante la mia carriera. Tanto è vero che non sono mai stato fermo, anche questo è stato una fortuna, ma è dipeso anche dalla mia serietà. E’ fondamentale”.

TORO, PRONTO LUKIC

Poi, sulla necessità di vincere: “Quella di domani è una gara importante. Non possiamo fermarci. Siamo a un terzo di campionato, i valori cominciano a delinearsi. Dopo 2 punti in 3 gare abbiamo bisogno di una vittoria. Per riuscire ad arrivare alla sosta con una classifica importante. Ma incontreremo una squadra forte che ha i nostri stessi punti, anche loro stanno facendo un ottimo campionato. Hanno un buon mix di giocatori esperti e giovani. Ma noi faremo la nostra partita mantenendo il nostro spirito, il nostro Dna e sviluppando il nostro gioco. Spesso del Toro si parla della grinta, del carattere: le fondamenta di tutti coloro che vogliono fare qualcosa. Si parla meno del gioco del Torino, mi spiace, anche se abbiamo principi di gioco e il terzo attacco in campionato. Siamo la squadra che ha fatto più gol su azione manovrata. Usiamo più moduli in partita. E anche chi ci ha battuto non ci ha messo sotto. Per cui abbiamo anche qualcosa in più del carattere e basta”.

LA DIFESA – “Si deve migliorare, in generale. Non solo nella fase offensiva. E’ un problema di concentrazione da mantenere fino alla fine, non un fatto di problemi atletici. Abbiamo svolto allenamenti mirati sui cross, abbiamo pure avuto delle teste rotte… che non guastano mai! I ragazzi hanno cominciato a comprendere i concetti. Bisogna essere concentrati, attenti, cattivi, non subire gol. Guardare l’uomo e non solo la palla. E non aspettare. Si deve diventare anche più furbi, oltreché più concentrati per 90 minuti, sempre. E poi dobbiamo gestire meglio anche le energie. Non sparare tutte le cartucce solo nei primi 45 minuti”. Torna Castan: con lui, solo una sconfitta e meno gol subiti. “Non è un portafortuna né un giocatore indispensabile per la difesa. Ho 22 giocatori, quasi tutti titolari. Ma sapevo quel che Castan poteva darci. Ha tanti margini di miglioramento. Speriamo di riportarlo ai livelli della Roma. Ha esperienza, personalità”.

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