Mihajlovic gioca per Zaki: “Lo vogliamo presto allo stadio”

L’allenatore rossoblù parla alla vigilia della sfida con in Toro. E ha un pensiero anche per Ferrero in carcere (“con me è stato meraviglioso”)

Sinisa Mihajlovic inquadra la sfida di domani (ore 12,30) contro il Torino. “La rosa del Torino – racconta il tecnico rossoblu – potrebbe essere anche superiore a quella del Bologna. La Fiorentina è un’altra cosa, è più attrezzata di tutte, basta guardare i centrocampisti che hanno giocato e quelli che sono in panchina, ma hanno anche speso molti soldi… Noi, Sassuolo e Torino siamo più o meno simili. Abbiamo perso contro i viola però non abbiamo smarrito la strada: ma i ragazzi hanno capito e si sono allenati bene, Soriano può confermare che dopo ogni allenamento ho fatto i complimenti ai ragazzi. Il Torino è una nostra diretta concorrente per stare nel lato sinistro della classifica: gioca uomo su uomo, squadra fisica, dovremo essere bravi a sfruttare i loro difetti”.

Arna e l’Atalanta

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In settimana Marko Arnautovic ha definito il Bologna di oggi sulla buona strada per diventare una futura Atalanta. Ma intanto, il campione austriaco deve tornare in campo dopo l’infortunio. “Arnautovic? Si è allenato con noi, se oggi sta bene giocherà – aggiunge Sinisa -. Lui è convinto di farcela: in un certo tipo di partite ci permette varie soluzioni, protegge palla, fa salire la squadra e con lui in campo i compagni si sentono anche più forti. Noi come l’Atalanta? Bologna è Bologna, noi facciamo il nostro percorso e siamo sulla strada giusta, società seria, ambiziosa come noi. È un percorso abbastanza lungo ma tutti noi che lavoriamo per questa società vogliamo il meglio… A fine campionato vedremo dove saremo e poi step by step capiremo. I presupposti sono buoni. L’Atalanta ha lo stadio di proprietà, noi no: anche quello può fare la differenza. Il mio percorso? Io ho un contratto fino al 2023: parlo della crescita della società, dei giocatori di proprietà, lo stadio che si farà, non abbiamo da invidiare niente a nessuno. Per fare tutto però ci vuole tempo ma la strada è quella giusta, poi io non posso sapere quanto rimarrò a Bologna. Come dice il Trap ci sono allenatori esonerati e altri che verranno esonerati…”. Sorride.

Io e il Torino

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Sinisa ha allenato il Torino dal 2016 al gennaio ‘18. “Il Torino? Mi esonerarono dopo un match perso contro la Juve: Cairo ultimamente mi ha detto che ha sbagliato a mandarmi via, l’esonero era una questione legata al mercato ma poi abbiamo chiarito. Io sono stato bene a Torino, quando sono stato mandato via alle 3 del mattino sono venuti venti giocatori al mio hotel a salutarmi”.

Zaki e Ferrero

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A Sinisa viene chiesto dello studente universitario (finalmente liberato) Patrick Zaki. “Il suo tifo per il Bologna? L’abbiamo invitato allo stadio e all’allenamento quando tornerà in Italia: il Bologna ha sempre fatto qualcosa per lui, fra l’altro. Due anni in carcere per aver espresso delle idee? Mi sembra tanto, nemmeno ai tempi di Tito. Speriamo non scriva più… finché è là. Sono rimasto dispiaciuto per quel che è capitato a Ferrero, cercherò di andarlo a trovare se si può, perché lui con me è stato meraviglioso e queste cose contano”.

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