Mihajlovic: “Ero un duro: ora ho imparato a piangere”

Il tecnico serbo si racconta nel libro “La partita della vita”: “La malattia mi ha insegnato molto. A Natale stringerò forte mia mamma, prima non lo facevo, quasi per pudore. Giusto aver paura ma devi sapere che sei più forte di lei”

La malattia e Simek, il terzino “con la faccia da killer” che minacciò di ammazzarlo se solo avesse superato la metà campo. Le cure contro la leucemia mieloide acuta che lo ha colpito a luglio di un anno fa e la “Tigre” Arkan, suo amico condannato dalla Corte dell’Aja come criminale di guerra. E poi “Pipe”, “quasi un fratello”, che allo scoppio del conflitto tra serbi e croati bruciò la casa dei suoi genitori.

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