Mihajlovic avvisa Genoa e Torino: «Dopo il ritiro voglio una squadra vera»

Mihajlovic avvisa Genoa e Torino: «Dopo il ritiro voglio una squadra vera»
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Il tecnico granata tra presente e futuro: «A Marassi niente sconti, voglio vedere chi merita questa maglia. Castan? Non sarà riscattato»twitta

TORINO – Dopo la settimana di ritiro Sinisa Mihajlovic ha presentato il penultimo appuntamento del campionato. Prima di ricevere il Sassuolo nelll’epilogo della stagione, i granata saranno infatti domani alle 15 affronteranno il Genoa a Marassi. «Non ho portato la squadra in ritiro per la sconfitta in sé contro il Napoli, ma per come abbiamo perso. Dopo il 2-0 siamo crollati, abbiamo subito tre gol in otto minuti. E’ stato umiliante, li abbiamo fatti divertire a casa nostra. Questo non è stato un ritiro mediatico, bensì molto importante. E’ servito per creare un gruppo compatto e con la giusta mentalità. In questi momenti capisci anche cosa serve per il futuro. Abbiamo fatto un’analisi su chi possa essere utile o meno in vista del campionato che verrà. Non chiedo mai di vincere una gara, ma pretendo il giusto atteggiamento e il rispetto per la maglia, i tifosi, la società e se stessi. All’interno di uno spogliatoio si fanno dei patti che se vengono disattesi portano a delle conseguenze. Avevo detto che non avrei accettato atteggiamenti molli, da mezze seghe. Ciò che è successo è frutto di un atteggiamento sbagliato. Contro il Genoa mi aspetto una partita seria, importante: intensità, impegno, carattere, amor proprio, questo voglio dalla mia squadra. E non vale solo per il Torino, queste sono le basi per qualsiasi club di A».

AVVISO AL GENOA – «Io sono sampdoriano, ma non ho nulla contro il Genoa. Mi spiace per la loro situazione, ma io voglio la prestazione esattamente come abbiamo provato a fare contro il Crotone che pure aveva bisogno di punti per salvarsi. Se non avrò risposte torneremo in ritiro e magari anche dopo la gara contro il Sassuolo. Me ne frego che siamo a due giornate dalla fine, ho la responsabilità di far crescere questo gruppo quindi la scelta di continuare o meno il ritiro non dipenderà da me, ma dai giocatori. Non mi piace fare le brutte figure. Creare una mentalità vincente è difficile, ma è ciò che punto a raggiungere attraverso la massima professionalità. E’ inutile la grande partita contro la Juve se poi ne prendiamo 5 dal Napoli. Abbiamo avuto tanti blackout e dobbiamo provvedere. Non si fa nessun processo, ma una analisi seria sì. L’obiettivo per la prossima stagione, la continuità di prestazioni e risultati in casa come fuori, va costruita adesso. Quest’anno ci è mancata e per questo non abbiamo potuto raggiungere l’Europa. League. Non nascono tutti leader, ma io ho bisogno di leader in campo. Con la società ne abbiamo parlato e ci stiamo lavorando. Non è facile trovarne, però. La Juve ha uno zoccolo duro, lo aveva il Milan con Maldini e compagnia e quando sono andati via si è vista la loro mancanza. Dovunque sono andato è stato così. Non mi sono mai dovuto lamentare per l’impegno in allenamento, ma di non avere il giusto atteggiamento in partita qualche volta sì».

I SINGOLI – Questa l’analisi sulla crescita dei singoli proposta dal tecnico serbo: «Castan nel girone di ritorno non ha giocato anche per problemi fisici. Il punto centrale, però, è che non lo riscatteremo e io volevo provare gli altri. Rossettini e Moretti hanno fatto bene, e poi volevo vedere Carlao, anche lui vittima di qualche infortunio. Castan si è comportato da professionista, però non lo riscatteremo. Ho dovuto capire su chi potremo insistere e su chi no. In tanti si meritano di rimanere al Torino. Molti sono migliorati: Zappacosta, Baselli, Benassi e Belotti magari lo scorso anno giocavano meno ma quest’anno hanno fatto molto bene. Castan, Ljajic e Rossettini e Iago si sono rilanciati; Lukic, Boyé e Gustafson sono cresciuti. Altri, invece, non mi hanno dato quanto mi aspettavo». Ecco, intanto, il punto sulla formazione anti-Genoa: «Ljajic e Iago hanno avuto un leggero guaio fisico in settimana, ma adesso stanno bene e sono utilizzabili. A destra giocherà De Silvestri, un professionista esemplare del quale ho grande fiducia. A sinistra toccherà ad Avelar: l’ultima in casa ci sarà la passerella per Barreca, è giusto così, ma contro il Genoa voglio conferme circa i progressi del brasiliano». La posizione dell’allenatore granata sul proprio futuro è la seguente: «Per quanto mi riguarda non ci sono problemi. Poi io posso pensarla in un modo e il presidente in un’altra, ma non credo ci saranno ostacoli anche da questo punto di vista».

Tags: TorinoGenoaSerie A

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