Una prova di maturità. Questa la richiesta del tecnico Mihajlovic ai suoi alla vigilia della sfida casalinga contro la Fiorentina. Dopo l’impresa di domenica scorsa con la Roma, battuta per 3-1, il Torino adesso cerca conferme.”Dobbiamo avere fame. Voglio vedere continuità”, ha detto il tecnico durante la conferenza stampa pre-partita allo stadio Grande Torino. Lucidità e cattiveria, dall’inizio alla fine. Sinisa carica i suoi e mette in guardia: “La Fiorentina forse è meno forte della Roma in qualche singolo giocatore. Ma gioca in maniera diversa e crea più intensità a centrocampo. Dobbiamo essere compatti, corti e affamati”.
INFORTUNATI — Buone notizie dal reparto infortunati. Maxi Lopez è recuperato e sta tornando in piena forma: “E’ anche dimagrito di qualche chilo” – spiega il tecnico – . Ljajic? È al 90% ma entrambi non hanno i novanta minuti nelle gambe”. E la scelta di Sinisa è quella di preservarli per le prossime gare. Quanto alla formazione, dice: “Se i nostri attaccanti replicheranno la partita contro la Roma non ci sarà bisogno di cambiare molto”.
lavoratori? sì ma di qualità — Mihajlovic risponde poi a Paulo Sousa, che nei giorni scorso aveva definito il club granata una squadra di lavoratori: “Il Toro è una squadra che può vincere contro chiunque, se gioca come sa. Dobbiamo giocare come contro la Roma, rimanendo con i piedi per terra e senza perdere la concentrazione. Quindi sì, siamo una squadra di lavoratori, ma è anche di qualità”.
NESSUNA RIVINCITA — “La Fiorentina? Non ho nessuna rivincita da prendere. Ho avuto qualche problema con la tifoseria viola perché rifiutai di andare a qualche cena con i tifosi”. Così Sinisa ha ricordato la breve esperienza in panchina a Firenze nella stagione 2010-11. “La Fiorentina è una squadra che negli ultimi anni è abituata a giocare le coppe, se vogliamo riuscirci anche noi dobbiamo tenere i piedi per terra ed evitare di commettere certi errori stupidi”.
