Miguel Gutiérrez e il fenomeno Girona

Lo stadio Montilivi è diventato la casa dello spettacolo: quasi 15.000 posti, il più piccolo della Liga dopo Vallecas, che è il regno del Rayo Vallecano. Il Girona può scrivere una storia simile a quella del Leicester. Nel 2020 stava rischiando di precipitare in Tercera Division. Adesso è in testa alla classifica: 34 punti in 11 partite, +2 sul Real Madrid (l’unico che ha battuto la squadra catalana) e +4 sul Barcellona, campione in carica. Appartiene alla galassia del Manchester City. Ma il principio che lo sorregge è un altro: autofinanziamento e sostenibilità.

LA PANCHINA – È allenato da Michel, 48 anni, omonimo della mezzala che giocava nel Real Madrid con Emilio Butragueño. In estate ha salutato Castellanos, passato alla Lazio, e ha puntato sull’ucraino Dovbyk, che ha già segnato sette gol in campionato, e ha trovato un’intesa perfetta con il connazionale Tsygankov e il brasiliano Savio, capace di firmare quattro gol e di prenotare un futuro nel City di Guardiola. Ma il Girona, oltre a ridisegnare le gerarchie della Liga, sta attirando anche le attenzioni di tanti club. A gennaio e a luglio potrebbe diventare un punto di riferimento per il mercato. Tra le proposte c’è anche un terzino sinistro, Miguel Gutiérrez, ventidue anni, bocciato dal Real Madrid e salito alla ribalta allo stadio Montilivi: scatto, intensità, ritmo, sulla fascia lascia sempre la sua traccia. Dodici partite e un assist nella sfida vinta per 2-0 sul Getafe. Un metro e 80, contratto fino al 2027, nazionale under 21, è uno degli intoccabili di Santi Denia. È nato a Madrid il 27 luglio del 2001, viene seguito dagli agenti della Wasserman, che gestisce Valverde nel Real Madrid e Aké e Stones nel Manchester City.


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